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Eclissi totale Parte 4 Li aveva lasciati solo pochi minuti prima e tutto sembrava andare per il meglio. Che cosa aveva potuto far cambiare la situazione in così poco tempo, e così radicalmente? Con aria affranta, aspettava in silenzio una risposta da loro. - Non preoccuparti piccola... - Sospirò sconsolato Spike. - Non è successo niente, io e tua sorella ...abbiamo avuto una leggera divergenza... d'opinioni... - Ah..., e tu la chiami così? Io direi piuttosto che andiamo in direzioni... completamente opposte! Infatti, ora io vado a casa...e tu puoi andare al diavolo! - Sentenziò ostile Buffy. - Vieni, Dawn, andiamo! La
ragazzina li scrutava sempre più perplessa ed angosciata. Nella sua mente si
rincorrevamo mille pensieri contrastanti... Perché le due persone cui teneva di
più al mondo...erano sempre in rotta...di collisione?! Eppure
sarebbe stato così facile... amare Spike, volergli bene per quello che era
adesso, e non ciò che era stato un tempo.... Lei
gliene voleva già...di bene... Come
poteva Buffy essere così cieca ed insensibile? -
Va bene - Replicò con voce
rassegnata, quando sua sorella
aveva quel tono, era difficile tenergli testa. Dopo aver fatto alcuni passi però,
istintivamente si voltò all'indirizzo del vampiro. Lui
era ancora là, immobile... con il gomito appoggiato alla staccionata della casa
di Tamara. La solita espressione
strafottente sulla faccia...e l’aria apparentemente tranquilla. Ma
lei lo vedeva, lei lo sapeva che
soffriva. Sarebbe
andata incontro ad una bella lavata di testa da parte di Buffy,
ma non riuscì... a trattenersi. Corse indietro,
in direzione di Spike. Gli
arrivò davanti... l'aria disperata ed il fiatone per la corsa... -
Spike... senti... io ...io non ho nulla contro di te!
Accompagnami a casa... per favore.... Lui
la fissò stupito…Quegli occhi erano incredibili... azzurri, limpidi, come i
cieli d'estate; bellissimi eppure così diversi da quelli di Buffy. Se
avesse avuto un cuore... gli sarebbe scoppiato per il sentimento di tenerezza
che ispirava la ragazzina... - Lo so scricciolo che almeno tu, mi vuoi bene e mi
credi quando dico che sono cambiato... -
E allora vieni, per favore! Il
suo sguardo implorante, avrebbe fatto smuovere una montagna,
ma con la coda dell'occhio Spike vide la sagoma di Buffy,
l'atteggiamento indispettito che aveva assunto, quando si era accorta che
la sorella era scappata via, per tornare... da lui.
Sentì la sua voce, lontana,
chiamarla, e avvertì la
nota di biasimo che trapelava dalla stessa... No,
non voleva peggiorare le cose. Non voleva essere odiato ancor di più... -
Và adesso, non voglio farti
litigare con tua sorella... -
Ma tu... che... -
Non preoccuparti per me, Dawn... Sopravvivrò anche... questa volta. Tagliò
corto, mentre la voce sempre più
irritata di Buffy echeggiava di
nuovo. Solo
dopo diversi richiami e con grande riluttanza,
Dawn gli girò le spalle, dirigendosi verso la sorella. Per
tutta la strada del ritorno non aprì bocca, ne rivolse a Buffy una parola.
Perchè
era così arrabbiata? Forse
per la sfrontatezza di Dawn... Per
tutta la serata non avevano più scambiato una parola.
Meglio così, non aveva
proprio voglia di continuare a bisticciare con sua sorella. Ne aveva abbastanza,
di tutto e di tutti... In particolare di quel... quel, come definirlo...
quel vampiro da strapazzo! Ma
forse la verità era un'altra ...
ed era così assurda e beffarda, che
al solo ripensarci le tornava il malumore. Era
indignata, e furibonda... per il gesto di Spike... ma soprattutto era arrabbiata con se stessa... Cosa le era
passato per la mente in quel momento? Aveva
desiderato quel bacio! E...
per un solo attimo...gli era piaciuto... Quel contatto... così
inaspettato ... l'aveva fatta sentire bene. Le
braccia di Spike l'avevano protetta...
accarezzata, difesa,
come non lo si sentiva da tempo. Era
stato un attimo, è vero, ma pur
sempre un momento in cui la mente si era liberata del pesante fardello di tutti
i suoi problemi. Era stato infinitesimale... ma allo stesso modo... era stato
bello. Era
complicato ammetterlo... Fare i conti con se stessi e con le proprie emozioni,
era il compito più difficile dell'universo. Più
difficile di essere Cacciatrice. Più
difficile di… essere la sorella maggiore di una testarda adolescente! ...
"Già... Dawn... accidenti a tutti i problemi che mi ha portato... "
Rimuginò fra se, cercandola con lo sguardo... Ma la ragazzina era già
da tempo, salita in camera sua. Era
rimasta di sotto, da sola… e non se ne era neanche accorta, ed ora
sdraiata sul divano fissava il soffitto inebetita... e continuava a
pensare e ripensare… a quanto accaduto quella stessa sera. Al
contempo si sentiva sempre più svuotata di ogni energia. Si sentiva sempre più debole... Si
alzò con fatica dal divano per andare in camera. Ferma
dinanzi alla grande specchiera che sua madre amava particolarmente, si scrutò
con aria critica. Era
dimagrita, e l’ombra delle occhiaie, velavano
il viso esile e pallido. "Non
devi star male, Buffy...non adesso! " Sospirò
fra se, mentre con gesti sonnolenti si svestiva.
Le coperte calde e avvolgenti avrebbero dovuto essere un toccasana,
ma la solitudine era una compagna difficile con cui convivere…e
l'attanagliava sempre ...a quell'ora della notte... Chiuse
gli occhi ostinatamente per far
scomparire le immagini che senza sosta ricorrevano... Lei
con sua madre...Lei che rideva e scherzava con ... No! Non
voleva pensare ad Angel quella notte, ne a Riley... Non voleva pensare a
nessuno... Ma
quando il sonno la vinse, le ombre del suo passato continuarono a perseguitarla. ******************* Spike vagava per la città senza una meta precisa. Lo scontro con Buffy l'aveva gettato nella depressione più totale. Pensava
e rimuginava... su quanto riuscisse a rovinare sempre tutto... tutto quello che
toccava. Frammenti della sua vita passata riaffioravano alla memoria... I
ricordi del vecchio ragazzo... il ragazzo che si chiamava William ritornavano a
galla, come oggetti fuoriusciti da una nave affondata. Allora
era un bel giovanotto di grandi speranze, che amava la vita e...cercava
l'amore... e cosa aveva avuto in cambio? Solo
delusioni, rabbia e rancore... Era
sempre stato un fallimento... Poi
però qualcosa era cambiato... il suo incontro con Drusilla fu la svolta;
l'amore passionale e irresistibile che era nato... La conseguenza inevitabile di
diventar vampiro, il suo riscatto totale! La
sua seconda occasione. O almeno così
pensava... Diventare vampiro l'aveva aiutato a credere più in se stesso, a sentirsi più forte... ma aveva usato questa nuova consapevolezza... solo per seminare terrore... sangue, paura... Viveva
di quei sentimenti, li ispirava, il
suo nome era preceduto, circondato, dall'inconfondibile alone
della paura.... e pensava con tutto ciò di essersi finalmente liberato
dalla sua insicurezza, perché la
gente lo temeva... non era più una...nullità. E
poi, ancora una volta, tutto si era dissolto... tutto era stato cancellato. E
comunque la voleva interpretare… la verità, che fosse colpa del destino, che
fosse colpa di Riley e degli stupidi militari,
in ogni caso... anche in
quella "vita" lui aveva fallito... Adesso...
gli rimaneva solo l'amara certezza di dover fare i conti con il destino…la
realtà, ed il suo "lato" più oscuro e nascosto: quei sentimenti che aveva da tempo accantonato... ma che,
incredibilmente, tornavano a torturarlo. Ci mancava
solo la Cacciatrice... a farglieli ricordare
... "Adesso
basta piangersi addosso...! Devo reagire."
-
Pensò risoluto. Doveva
solo trovare il modo di liberarsi di... quel maledetto cip, e sarebbe tornato
quello di un tempo. Il
vecchio Spike! Poi..
sarebbe andato via, per sempre, da Sunnydale. Basta con la Cacciatrice,
basta con le pene d'amore! Le
Cacciatrici le avrebbe cercate solo per ucciderle... non per tentare di
amarle... "
Umh... ma come la mettiamo col cip? Come faccio a togliermelo?... Trova una
soluzione, Spike, trova una soluzione!" Era
così immerso nei suoi pensieri, che quasi non s'accorse di esser finito in un
quartiere dei bassifondi della città. Case
deturpate e rovinate dall'incuria, costeggiavano
le vie buie e desolate. Rifiuti
e cartacce erano ovunque si
gettasse l'occhio, e l'odore malsano di una discarica a cielo aperto,
si percepiva inequivocabilmente. Spike
si riscosse dalle sue riflessioni quando un concitato vocio di persone gli
giunse alle orecchie.
Guardandosi
finalmente attorno con più attenzione, si avvide dove era finito... Accidenti,
cosa doveva fare? Non aveva certo paura di affrontare degli sconosciuti... se
erano demoni, poteva combatterli! Ma
se erano comuni mortali... e di sicuro c'erano parecchie bande di balordi lì,
non avrebbe potuto toccarli, nemmeno
con un dito. "
Maledetto congegno elettronico" Imprecò a bassa voce,
nascondendosi dietro una fila di bidoni
dell'immondizia, sporchi bagnati e
puzzolenti... "
Ci mancava solo questo! Dovrò correre a cambiarmi,
o mi scambieranno per un barbone e con la fortuna che ho...potrei anche
finire in galera!" Non
dovette attendere molto, comunque, e compiacendosi con se stesso,
ebbe la conferma che non si
era sbagliato.
La via fu
improvvisamente invasa da un folto gruppo di giovani, apparentemente sbandati,
vestiti di jeans laceri e magliette stracciate. Catene e borchie completavano le
stravaganti "divise" e luccicavano sinistramente alla luce della luna.
Una comune banda di "warriors" come erano chiamati da quelle parti.
Spike non riusciva a vederne i volti,
nascosti da lunghi e spettinati capelli. Sembravano
molto impegnati a parlare fra loro... e sicuramente stavano recandosi al
"covo", dove avrebbero diviso il bottino di qualche furtarello o
rapina, appena commesso. Distolse
lo sguardo annoiato, uffmhh...neanche
un demone con cui prendersela! Attese
pazientemente che quei balordi sciamassero, come un branco di sciacalli; stava
per sbucare dal nascondiglio e riprendere tranquillamente la sua strada, quando
un sesto senso gli suggerì di rimanere per qualche secondo ancora...!
Era al sua serata fortunata evidentemente... Infatti,
pochi istanti dopo, due tipacci, rimasti
indietro rispetto al gruppo , si diressero proprio verso i bidoni dove era
nascosto, parlottando
sommessamente. I
due, evidentemente, dovevano sbarazzarsi di qualcosa, ed erano ormai così
vicini, che Spike non faticava a percepirne le parole. Sulle
prime non voleva nemmeno
ascoltare... ma poi tese
l'orecchio, più per curiosità che altro... -
Beh, che c'è Fred? Perchè mi hai trascinato vicino a quest'immondezzaio? Spike, al sicuro del suo
nascondiglio, sospirò
sommessamente... in totale accordo con il misterioso malvivente. -
Dai, Max, teniamoci un po del
malloppo questa volta... Nascondilo... non penso che se ne accorgerà, lui! -
Ma perché? Non ci tengo ad essere disintegrato io! Humm... il
capo non andava tanto per il sottile... pensò Spike sorridendo. -
Sei uno sciocco! - Rispose l'altro - Il
denaro è sempre importate... Tanto al capo interessa solo quella maledetta
chiave! Vedrai, per quel misero compenso che ci promette, ci farà scardinare
tutti i caveau della banche di Sunnydale! CHIAVE???!! Spike
sbarrò gli occhi perplesso... sentendosi pervaso da una strana sensazione... Chi
gli aveva parlato di ...una chiave negli ultimi tempi? Non ricordava...
Ma il pensiero vagava nella sua mente e continuava a perseguitarlo...
come una reminescenza oscura. E poi
non aveva senso... per una banda di comuni delinquenti andare alla ricerca di
una chiave... La chiave per aprire che cosa? Dovette
dominarsi...con tutte le sue forze, per costringersi a restare acquattato in
silenzio, ma avrebbe dato il braccio destro, pur di poter afferrare la gola di
quel tizio e fargli sputare tutta la verità... Si tese ancor più, per poter
assorbire ogni più piccolo dettaglio. -
Hai ragione, Fred,
prendiamo un po' di questi verdoni... Sbrigati dobbiamo raggiungere gli
altri! -
Ok, amico. Vedrai quando qui arriverà... Purtroppo
i due si stavano allontanando e Spike non riuscì a sentire altro! Ma
era stato abbastanza... per farlo insospettire...e decidere di seguirli. Mi sto mettendo nei guai, lo so
...ma ma... devo farlo! Tirò
un profondo sospiro, come ad incoraggiarsi... e allungò la mano,
verso la melma acquitrinosa che ristagnava proprio li a fianco; ne
raccolse una piccola quantità e cominciò ad imbrattarsi la faccia ed i capelli...con la
sostanza rivoltante... Il viso pallido e la capigliatura dorata, potevano tradirlo anche nella penombra di quella notte di luna piena... e lui non doveva correre il rischio di essere scoperto! La
cacciatrice pagherà anche questo... quando
riuscirò a liberarmi del CIP, avrò un maledetto motivo in
più per addentargli... il collo... Si
alzò con gesto scattante e felino, ed iniziò silenziosamente a seguire il
gruppo degli strani personaggi. |
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