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La verità “Non
credo una parola Spike! E ora vattene!” “E’
giorno! Dove vuoi che vada? Sono bloccato qui in casa tua!” “Ma
non nella mia stanza! Gradirei rimanere sola, perciò sparisci!” “Ok
cacciatrice, ma non credere di aver vinto! Prima
o poi dovrai accettare che ti amo, e che non farei mai del male a te o ai tuoi
amici. In
fondo lo sai, o non mi avresti mai lasciato entrare in casa tua!” “Fuori
di qui! Avrei dovuto cacciarti via ieri sera, invece di lasciarti addormentare
sulla mia poltrona!” “Dove
altro avrei dovuto andare? C’era la maratona Dawson’s Creek e il mio
televisore si è rotto!” “Magari
a comprartene uno nuovo! Cosi non avresti avuto scuse per capitare qui!” “Non
mi servono “scuse” per vederti amore! Vengo qui perché sò che segretamente
tu speri che io lo faccia!” “Ho
sentito abbastanza! Addio Spike!” La
porta della camera di Buffy si chiuse proprio sul suo naso. “Già!
Ma non era quello che dicevi nella mia cripta!” Si
girò sui suoi tacchi e fece di volata le scale, quasi investendo la povera Anya
che era seduta sull’ultimo gradino. “Spike!
Ti serve un ex demone della vendetta?” “No!
Non esiste abbastanza cattiveria nel mondo per esprimere quello che le farei
adesso!” “Ne
sei proprio sicuro? Ti ricordo che stai parlando con un’esperta!” “Quanto
vorrei non avere questo “coso” nel cervello! In questo momento la morderei
molto volentieri!” “Temo
che avresti la peggio … e poi non lo faresti mai … anch’io ho l’istinto
di uccidere Xander almeno una volta la settimana, mi fa sentire talmente fuori
luogo a volte … ma poi lo guardo negli occhi, quegli occhini da cucciolo, e mi
sciolgo come un cono gelato!” “Già! Per me è lo stesso! Come vorrei non amarla! Ogni volta che mi tratta in quel modo mi sembra di morire, anche se è impossibile visto che sono morto da 120 anni! Dice che non potrà mai amarmi, perché non si fida di me … non so più cosa fare per dimostrarle che sono cambiato!” “Non
puoi biasimarla Spike! Hai cercato di ucciderci tutti quanti almeno un centinaio
di volte!” “Ma le ho anche salvato la vita … a tutti voi … e comunque non si fa certo dei problemi quando deve “mollarmi” l’amata sorellina!” “Spike!
Tu adori Dawn!” “Si
è vero! E’ l’unica che mi tratta come un essere umano, naturalmente
presenti esclusi! E’ sempre dolce con me! Comunque
questo significa che si fida di me, e che è spaventata perché prova quello che
provo io! Non vuole ammetterlo, ma sa che è così! Mi
fa diventare matto!” “Ha
semplicemente paura, come tutti noi, che senza il chip tu possa tornare
cattivo!” “Anya
… le mie azioni non sono condizionate dal chip! Mi
fa provare dolore se attacco un umano, è vero, ma non agisce sulla mia volontà!
Ho smesso di tentare di uccidervi molto prima di averlo, semplicemente
perché non volevo più farlo! Non
cambierei idea neanche se me lo togliessero! Ammesso che sia possibile! Semplicemente
non vorrei più succhiarvi il sangue! Non che non ne provi il desiderio … ma
non il vostro …ormai fate parte della mia vita … anche quel fesso di Xander
… o della mia morte per meglio dire!” “Lo
so … ma Angel non uccideva e basta! Lui aveva un’anima!” “Ed
io non la ho! Lo so bene che il problema è questo, ma sinceramente non so
proprio cosa farci! E comunque non uccido più nemmeno io! La
amo, accidenti a me, la amo da morire, non vi farei mai del male! Vorrei
solo che lo capisse!” Ci
fu un attimo di silenzio. Entrambi avevano lo sguardo triste e pensieroso. Anya
avrebbe voluto trovare un modo per aiutarlo, ma non sapeva come. Gli mise un
braccio sulle spalle per consolarlo. Poi
la soluzione al problema arrivò da sola, precisamente da in cima alle scale: “Spike?” “Buffy!
Da quanto tempo sei lì?” “Vieni
su per favore! Devo parlarti!” Incredibile
… c’era della dolcezza nella sua voce! Entrarono
nella sua camera da letto, il luogo più intimo che avrebbe potuto dividere con
lui: “Mi
dispiace se ho detto qualcosa che ti ha fatto soffrire!” “Allora
hai sentito tutto?” “Non
è questo il punto … io lo so benissimo che non ci faresti mai del male
intenzionalmente, ma non posso correre rischi con te!” “Rischi?
Di quali rischi stai parlando? Vorrei proprio sapere quale rischio corri con
me!” “Tu
sei un vampiro! Il tuo istinto ti porta a desiderare di uccidere per il sangue
…… è la tua natura! Non hai limiti! E non hai una coscienza!” “Secondo
te, se veramente avessi voluto il vostro sangue, credi che non avrei già
trovato il modo di ottenerlo, con o senza chip?” “Non
lo so! E a questo punto non ha più importanza!” “Te
la dico io la verità Buffy! Tu sei abituata a contare su di me come alleato in
battaglia, perché ti servo e perché puoi limitare alla lotta il tuo
coinvolgimento emotivo, ma appena cerco di avvicinarmi a te, diventi fredda come
il ghiaccio! Io
sono lo stesso Spike, e mi conosci! Ho
fatto del male a mezza Europa, lo so, lo riconosco, lo ammetto, ma come hai
detto tu non ho un’anima, perciò non posso pentirmi delle mie azioni. Però,
da quando ti conosco, sento che dentro di me qualcosa sta lentamente cambiando! Penso
a te ogni minuto, ti amo come non credevo sarei mai riuscito ad amare, e non
chiedo altro che starti accanto. Non
dico questo per farti pena, o per tentare un’ultima carta per conquistare il
tuo amore, ma solo perché non riesco a vedermi lontano da te! Sono
geloso dell’aria che respiri, che non sento dentro da troppo tempo. Vorrei
bruciare le ore del giorno, perché non posso passarle con te. Penso
a come starei se tu non ci fossi, se dovessi vederti morire un’altra volta. So
che prima o poi dovrà accadere e quel giorno finirà anche la mia vita! Passare
la notte con te è stato un sogno che si è avverato. Il
mio unico desiderio è poterti amare ed essere ricambiato!” Ci
fu un momento di tangibile tensione nella stanza. Lui
guardava lei, lei guardava lui. Il
silenzio più totale. Poi
si fusero l’uno nelle braccia dell’altra, scambiandosi un lungo bacio. “Ora
capisci perché non potrei mai farti del male?” “Si!
Lo capisco!” Lei
gli prese la mano e lo condusse verso il letto. Si
fermò di fronte a Spike e lentamente gli sfilò il soprabito, che scivolò sul
pavimento. Lui
la guardava intensamente mentre lei gli sbottonava la camicia e gli toglieva i
jeans! I
suoi occhi erano come braci ardenti che le bruciavano dentro. Le
sue labbra che la baciavano teneramente la mandavano in estasi. Cominciò
a spogliarla lentamente, sfiorandola appena. La
sentì sospirare e questo, avrebbe potuto giurarlo, fece palpitare il suo cuore
ormai privo di battito. Non
credeva che fare l’amore con lei potesse essere ancora più bello della prima
volta. Scoprì dentro di se desideri
e sentimenti del tutto nuovi. Quando
Spike si svegliò era ormai pomeriggio inoltrato. Non
si stupì nel trovare il letto vuoto accanto a sé, ma fu sorpreso nel trovare
un biglietto sul cuscino di Buffy: Oggi
faccio il turno di pomeriggio! In
cucina c’è qualcosa da mangiare per
te, se hai fame! A
più tardi! Ti Amo! Buffy” Avrebbe voluto piangere di gioia, ma era talmente felice che non seppe come reagire. Si riaddormentò abbracciato al cuscino di Buffy, tenendo stretto il suo biglietto! Più
tardi sarebbe sceso in cucina, a mangiare quello che aveva preparato per lui la
donna che amava! FINE |
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