WIE IM EIN TRAUM...?
Autore: Anneliz
Web: Without
Passion We'd Be Truly Dead
Spoiler per: La
1° e la 2° Season di “Buffy the Vampire Slayer” fin dopo “Passion”.
Pairing: B/S,
A/D, B/A implicato, S/D implicato, B/R, W/T accennato... fino alla fine a
sorpresa!
- Rating: Uhm,
trovo un po’ difficile definire il genere di questa fanfic… diciamo,
Romance, con un po’ di Angst!
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- Timeline:
Post
“Passion”.
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- Summary : Spesso
i sogni si avvicinano alla realtà… Buffy e Spike si alleano per fermare
Angelus. I loro sogni si avvereranno?
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- Disclaimer: I
personaggi appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt la WB, ME, la UPN e
la Fox. L'autore scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare
alcun copyright.
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- Note dell'autore: Durante
il corso della fanfic, sarà riproposta una scena di "Fool For
Love". Non è riportata fedelmente, quindi scusatemi se troverete una
diversità nei dialoghi.
~ "Wie im ein Traum...?" è il tedesco per "Come in un
sogno...?"
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- 1. PROLOGO
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- Notte. Cimitero di Sunnydale.
- Una ragazza dai capelli biondi e un uomo con
il viso alquanto sfigurato stanno combattendo corpo a corpo.
All’improvviso la ragazza estrae un bastone di legno e trafigge il cuore
dell’individuo, il quale, in un attimo, si smaterializza in polvere.
- -E’ tutto per stasera?- domanda, esausta.
- Un uomo sulla cinquantina esce allora da
dietro una tomba, pulendosi gli occhiali: -Sì, credo che per stasera il tuo
compito…-
- Senza lasciarlo finire, la bionda
s’incammina dicendo: -Allora, ci vediamo domani a scuola!-.
-
- “Per ogni generazione vi è una
prescelta, che si erge a difesa dei deboli, e combatte i vampiri e le forze
del male. Lei è la cacciatrice!”
- Quante volte aveva letto una frase del
genere sui vecchi libri del sig. Giles.
- Tutto era iniziato come un bel sogno… e
poi…
- Una prescelta!
- Prescelta a soffrire!
- Prescelta a non avere una vita normale!
- Prescelta a non avere un ragazzo normale!
- No, correggiamo: prescelta a non avere
NESSUN ragazzo!
- Da quella maledetta sera, lei aveva iniziato
ad odiare il suo compito.
- Perché volevano obbligare proprio lei ad
uccidere il suo grande amore, apparentemente perduto?
- -Perché TU sei la prescelta!-
- E da allora aveva anche cominciato a capire
che, nonostante tutto quello che faceva, nessuno le era riconoscente, o
debitore.
- Dopo tutto, era lei che salvava il mondo
dalle catastrofi!
- Era lei che, in caso di necessità, doveva
sacrificarsi!
- Era lei che, pur di salvare persone per lo
più sconosciute, non poteva avere una vita!
- Un po’ di riconoscenza almeno le sarebbe
bastata!
- Sentendosi, come al solito, più che
confusa, ma avendo una gran rabbia in corpo, si recò al bar di Willy.
- Dieci a uno che vi avrebbe incontrato dei
vampiri da distruggere.
- E infatti…
- Ormai, però, le forze demoniache di
Sunnydale conoscevano la sua identità, per cui, dopo averla vista,
scapparono tutti di gran carriera.
- -Ehi, tu! E’ la prima e l’ultima volta
che metti piede qui dentro! Mi farai fuggire tutta la clientela!-, Willy, il
proprietario del bar, quell’inetto, quel poco di buono, aveva anche da
ridire.
- La cacciatrice non diede peso alle sue
parole, ma la sua attenzione fu attirata dall’unica presenza nella sala:
Spike!
- Il vampiro, ancora costretto sulla sedia a
rotelle a causa di quell’organo fatale, aveva un bicchiere di Bourbon in
mano, e lo rimirava, come incantato.
- La ragazza gli si avvicinò con fare
minaccioso, e insieme prudente.
- -Ehi, Spike! Brutta serata? Com’è che non
sei in compagnia?-, lo derise.
- Spike continuò a fissare ossessivamente
l’oggetto nella sua mano, e senza neanche guardarla, rispose: -Che c’è,
cacciatrice? Cerchi grane? Sai bene qual è il motivo per cui io sono qui da
solo come te, mentre c’è qualcun altro che se la sta spassando!-
- La ragazza si irrigidì.
- Non voleva che gli dicesse ciò che lei da
qualche tempo in cuor suo temeva.
- -Perché non rispondi? Non sei curiosa di
sentire la mia favola?-, ora il vampiro aveva poggiato il bicchiere sul
tavolino.
- Buffy si era seduta di fronte a lui, sempre
continuando a non proferir parola.
- -Dato che chi tace, acconsente… c’erano
una volta una cacciatrice un po’ idiota, e uno stupido vampiro con
l’anima, che non sapendo cosa fare, pensarono bene di innamorarsi, e di
andare a letto insieme…-
- -Spike!- sibilò lei, sbattendo il pugno sul
tavolo.
- -Che c’è, tesoro? La conosci già questa
storia? Non importa, continuerò… e siccome ormai il vampiro in questione,
che non ha più la sua preziosa animuccia, si è stancato della cacciatrice,
preferisce andare a letto con le donne degli altri…-
- -Cosa stai dicendo? Sei solo ubriaco
fradicio!-
- -Come, Buffy, davvero vuoi farmi credere che
non lo sapevi? Suvvia, non ti credevo così ingenua! Come credi che passino
il loro tempo Angelus e Drusilla? Ah già, ho toccato un tasto dolente!- la
guardò compiaciuto, sentendo, dopo tanto tempo, di avere ancora il potere
di annientare le sue vittime anche solo con le parole.
- L’aveva sempre affascinato molto colpire lì
dove sapeva di far più male.
- La ragazza, il suo sguardo che fissava con
odio gli occhi del vampiro, non aveva emesso una parola, né Spike si
aspettava che lo facesse.
- Era questo il bello!
- Ma Spike maggiormente si divertiva, quanto
maggiormente le sue vittime cercavano di ribellarsi.
- Tentò di provocarla.
- -Ah, cacciatrice, cacciatrice… sai, ti
preferivo prima! Eri più cattiva, più combattiva, più… diversa! Ora non
sei altro che un burattino nelle mani di un burattinaio!-
- Ancora nessuna risposta.
- Il vampiro si irritò.
- -Ehi, bellezza, guarda che l’anima l’ha
persa il tuo ex ragazzo, mica tu… maledizione, mi stai ascoltando?-.
- Evidentemente no, perché Buffy si era
alzata e si stava incamminando verso l’uscita.
- -Ehi, ragazzina, non puoi andartene mentre
sto parlando-, iniziò a muoversi il più velocemente possibile con la sedia
a rotelle, -maledizione! Non conosci neanche l’educazione…-.
- Il vampiro cadde.
- Rovinò letteralmente a terra, mentre la
sedia era stata catapultata poco più avanti.
- Impietosita, la cacciatrice era ritornata
sui suoi passi, aveva raccolto la sedia e l’aveva porsa al vampiro, che
rabbiosamente gliel’aveva strappata di mano.
- -Dovrei esserti anche riconoscente, ora?
E’ tutta colpa tua se mi trovo in questa situazione! E’ tutta colpa tua
se Drusilla ora preferisce quel traditore a me! E’ tutta colpa tua se ora
sono diventato una specie di zimbello tra i vampiri!-
- La ragazza lo depose lentamente sulla sedia,
lasciando che scaricasse tutto l’odio represso.
- Anche lei provava le stesse sensazioni, e
sapeva di avere un disperato bisogno di sfogarsi.
- Spingendo la carrozzella, Buffy lo portò
fuori.
- -Vuoi che ti riporti a casa?-.
- Quell’atteggiamento di sufficienza e di
pietà che aveva nei suoi confronti, innervosì ancor di più, se possibile,
il vampiro.
- -Credi che abbia bisogno di te?-, e senza
aggiungere altro, o senza dar modo a Buffy di replicare, se ne andò, e
scomparve nella notte.
- La ragazza guardò la sua ombra allontanarsi
sempre più, accertandosi che non gli accadesse niente, come una madre
premurosa fa col suo bambino.
- Poi anche lei si avviò verso casa,
maledicendosi mentalmente per lo strano comportamento avuto poco prima.
-
- Entrò dalla finestra della sua camera, come
al solito.
- Non voleva che la madre, svegliandosi, la
vedesse ancora alzata a quell’ora.
- Appoggiò la borsa pesante sul pavimento.
- Quando rialzò lo sguardo, vide davanti a sé
Angelus.
- -A-Angelus!-, emise un lieve sussurro.
- -Sì, Buff! Felice di vedermi?-
- Il suo tono era sempre canzonatorio nei suoi
riguardi.
- La cacciatrice ripensò alle parole di Spike.
- Le salì lentamente alla gola un senso di
nausea.
- Avrebbe voluto vomitare.
- Ma cercò di trattenersi.
- Non sopportava di avere davanti a sé quel
vampiro, che continuava a trattarla così… male.
- “Rivoglio il mio Angel!” pensò
disperatamente.
- Ma anche quest’ultima speranza sembrava
essere svanita nel nulla, circondata da altre mille speranze cadute
miseramente.
- Cercando di sembrare decisa, esclamò:
-Voglio che tu te ne vada, Angelus! Subito! ORA!-
- -Non alzare la voce con me, signorina!-
- -Altrimenti cosa farai? Mi farai diventare
pazza e poi mi ucciderai come hai fatto con Drusilla?-
- -Buffy! Che sta succedendo? Con chi stai
parlando?- Joyce, dalla sua camera, aveva momentaneamente interrotto il
discorso.
- -Niente, mamma, è solo un insetto, un
insetto molto fastidioso, e tu sai quanto io odi gli insetti!- rispose
guardando il vampiro negli occhi, con sguardo adirato.
- -Ah, va bene, buonanotte!-, concluse Joyce.
- -Ok, Buff, diciamo che per stasera voglio
essere magnanimo! Ma non lo sarò domani! Io ti vedo! So dove sei!
Percepisco il tuo odore! Ti troverò ovunque tu sia! A domani sera!-, e uscì
elegantemente della finestra, che la cacciatrice prontamente richiuse.
- Poi si buttò sul letto, sfinita da quella
lunga notte, chiuse gli occhi, e poi li riaprì, come per svegliarsi da un
brutto sogno.
- Purtroppo, l’incubo in cui stava vivendo
non era frutto della sua immaginazione.
- Era la realtà, la vita, la SUA vita!
- E per quanto fosse orribile, avrebbe dovuto
cominciare a combattere di nuovo.
- Si abbandonò alle lacrime.
- “E’ l’ultima volta”, pensò,
“l’ultima volta che piango per te. L’ultima!”.
- E spese le sue ultime energie piangendo
lacrime amare.
- Infine, esausta, e con gli occhi ancora
arrossati, si addormentò sopra le coperte.
-
- -Spike!-, urlò Angelus, appena entrato nel
palazzo malandato che era diventato la sua dimora, e del sanguinario e
Drusilla.
- -SPIKE!-
- Il vampiro biondo arrivò spingendosi a
fatica, chiaramente infastidito.
- -Cosa vuoi, principino? Non ti è stata
ancora servita la cena su un piatto d’argento?-.
- -Mhm, questa è un’idea cui non avevo
ancora pensato! Grazie, Spikey, sei sempre molto utile, ma torniamo a noi…
Voci indiscrete mi hanno avvisato che hai avuto una breve conversazione con
la cacciatrice, stasera…-
- Spike lo guardò con tono di sfida: -Vedo
che le tue “voci” sono sempre molto ben informate!-
- Angelus lo afferrò per il colletto della
camicia, lo sollevò in aria di pochi centimetri, e la sua faccia si tramutò
in quella del mostro.
- -Senti, amico, non so cosa tu le abbia
detto, ma ti consiglio di stare molto attento a quel che fai! Se non stai in
guardia, farai una brutta fine! Non voglio, e quando dico che non voglio,
significa che tu NON lo farai, che tu ti intrometta più tra me e Buff! Ci
siamo chiariti?- e lo lasciò ricadere.
- -Che c’è, principino, stasera la tua
bella ti ha mandato al diavolo? Forse, non le avrà fatto molto piacere
sapere che, mentre lei si dispera, tu non passi certo il tuo tempo giocando
a carte!-, e anche Spike mostrò il suo volto trasfigurato di vampiro.
- Il volto di Angelus ritornò normale.
- -Questa è una questione tra me e lei! La
prossima volta che ti intrometterai, non avrai neanche la forza per parlare.
Parlare? Ma cosa sto dicendo? Tu riusciresti a far parlare un mucchietto di
cenere? Ah ah ah ah!-, e andò via.
- Quando ebbe salito le scale, Spike lo sentì
urlare: -Dru, amore! Sbaglio o non abbiamo finito il nostro discorso ieri?-
- Il vampiro impallidì per la rabbia.
- Appoggiò con forza le mani sulla sedia, e,
con uno sforzo sovrumano, riuscì ad alzarsi, sgomento.
- Non riusciva a crederci!
- Si era finalmente alzato in piedi!
- E, cosa ironica di tutta la faccenda, ne era
stata proprio Angelus la causa.
- La rabbia era stata tale e tanta che la
forza gli si era come moltiplicata.
- Tornò a sedersi.
- Non avrebbe raccontato a nessuno dei suoi
progressi.
- Avrebbe aspettato il momento opportuno, e a
quel punto si sarebbe vendicato a dovere con chi l’aveva umiliato…
-
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- ~ * ~ * ~
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- 2. RIVELAZIONI
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- “E’ stata una settimana troppo calma!”
pensò la cacciatrice esattamente sette giorni dopo quella sera, uscendo per
andare a caccia.
- “Ci sarà di sicuro sotto qualcosa!”.
- Non era ancora arrivata al cimitero che già
incontrò un vampiro.
- Ma quello sembrava venire in pace.
- -Ehm, ti chiedo, cle-clemenza! Spi-Spike ha
detto di voler parlare con te, ora, subito-
- -Ah, sì, eh? E non sai quale potrebbe
essere il motivo? E’ una trappola?-
- -Io, io non lo so. Angelus e Drusilla sono
partiti ieri sera per chissà dove!-.
- -E’ così, dunque?- esclamò infuriata.
–Portami da Spike… verrò con te!-
- La condusse al vecchio palazzo.
- Indicò l’entrata e disse: -E’, è lì
dentro!- e cercò di darsela alla fuga, ma Buffy fu più veloce e lo
impalettò.
- Poi, cautamente, entrò, stringendo ancora
il paletto.
- L’enorme ingresso era al buio.
- Non riusciva a vedere niente.
- Ad un tratto però… un rumore… un lieve
fruscio…
- Si girò giusto in tempo per schivare il
colpo di Spike.
- -Vedo che sei sempre in forma, eh
cacciatrice?-
- La ragazza lo guardò incredula reggersi
sulle proprie gambe senza alcun sforzo.
- -E così… sei guarito…-
- -Già, non ricordavo quanto fosse stupendo
poter camminare con le proprie gambe…- saltando si allontanò.
- Buffy prese la posizione di attacco.
- -Perché mi hai fatto chiamare? E’ una
trappola?-
- -No, tesoro, non è una trappola! Se lo
fosse stata, non pensi che almeno avrebbero dovuto partecipare anche i
nostri cari amici Angelus e Dru?- sul suo volto si disegnò un’espressione
di disprezzo.
- -So di non sbagliarmi se dico che questa
storia che sono andati via ti ha dato non poco fastidio!-, lo guardò
sogghignando.
- -Ehi, pupa, non credere di darmela a bere…
So benissimo che questa storia non va giù neanche a te, credimi, lo so fin
troppo bene… è per questo che sei qui stasera!-
- -Prima di tutto, Spike, non provo più
niente per Angel, o almeno, non per Angelus. Il mio vero amore è scomparso,
ed ora il mio unico desiderio è vedere marcire quel bastardo
all’inferno!-
- -Oh, Buffy, mi è sempre piaciuto questo tuo
lato deciso di te… come dire, ti rende più affascinante…- aveva parlato
con un tono di voce molto, troppo sensuale.
- -Cosa vuoi in cambio di Angelus? Perché
vuoi fare uno scambio, non è vero?-, mantenendosi calma.
- -Beh, in effetti… mi hai letto nel
pensiero… io ti darò Angelus, tu ne potrai fare quello che vuoi… ma in
cambio voglio la libertà… per me e per Drusilla… voglio allontanarmi da
questa maledetta città il più in fretta possibile…- ringhiò
- -Drusilla? Ma come, ormai non è succube
solo di Angelus?-
- -Quella ragazza è facilmente
influenzabile… e poi tra me e lei c’è un rapporto speciale… un legame
che non si spezzerà solo per un ritorno di fiamma…-
- -Oh, che belle parole! Davvero commoventi!
Mi stanno toccando il cuore!-
- -Cos’è quella che sento, cacciatrice?
Invidia? Gelosia? Per un sentimento che tu non potrai mai avere? No, diamola
una speranza: diciamo che in un futuro molto, mooolto, lontano, forse
incontrerai qualcuno…-
- Buffy si scagliò addosso al vampiro.
- I due iniziarono una battaglia senza
esclusione di colpi.
- Erano pari.
- L’una era più forte.
- L’altro più veloce.
- Si equiparavano.
- Dopo aver combattuto a lungo, si separarono,
l’uno di fronte all’altro, ansimanti.
- -A quanto pare non riusciamo a uscirne… e
poi mi servi viva… direi di firmare un contratto di “non-aggressione”,
almeno per il momento! Quando tutto questo sarà finito, saremo nemici come
prima…-
- -Certo! Più di prima…-
- Detto questo la ragazza raccolse la sua roba
ed uscì dall’edificio.
- Tornando verso casa, meditava.
- “In fondo non ho veramente bisogno di lui!
Potrei cavarmela benissimo da sola!”.
- Ma c’era qualcosa, in quella richiesta
d’aiuto malcelata, che l’aveva come obbligata moralmente a collaborare.
- “Speriamo almeno che ne verrà fuori
qualcosa di buono, da questa storia…”.
-
- -Allora, perché mi hai fatto chiamare?-
- -Ehi, tesoro, non scaldarti! Cosa pensi che
risolveremo senza mettere a punto un piano? Niente, appunto!-
- -A proposito, sai qualcosa di quei due?-
- -Purtroppo… tornano domani sera… e
Angelus ci ha tenuto molto a specificare che si sono mooolto divertiti!-
- -Sbaglio, o sento come al solito una punta
di gelosia nella tua voce?-
- -Mi conosci bene, tesoro!- le sorrise.
- “Strano un sorriso sul viso di Spike.
- Lo fa sembrare… un angelo.
- Sì, proprio un angelo.
- Vestito di nero!
- Un metà angelo e metà diavolo.
- Bell’accostamento!”
- La cacciatrice tornò a concentrarsi sulle
parole del vampiro.
- -Dunque, giusto per essere buoni, potremmo
dar loro il tempo di riambientarsi al clima di Sunnydayle…-
- -Quindi, diciamo… la settimana prossima?-
- -Stavo pensando proprio a quello! E…-
- -Che ne dici qualcosa del tipo, voi tre, da
soli, in casa, tu all’improvviso ti alzi e chiedi a Dru di festeggiare i
bei tempi, e magari a quel punto entro io e faccio fuori Angelus?-
- -Dico che mi hai tolto le parole di bocca,
cacciatrice! E mentre tu elimini il tuo ex…-
- -Tu e quella pazzoide, per mia grande gioia,
leverete le tende, e andrete il più lontano possibile da Sunnydayle!-
- -Beh, direi che è un piano formidabile! Mi
sembra il momento adatto per festeggiare!-
- Il sanguinario prese due bicchieri e una
fiaschetta dal contenuto misterioso.
- Versò il liquido rossastro, porse uno dei
bicchieri a Buffy.
- -Che cos’è?-
- -Oh, la cacciatrice che non teme niente e
nessuno, non avrà paura di un po’ di vino?-
- -Sicuro che sia solo vino?- scrutò con
attenzione la bevanda.
- -Certo! Forza, bevi!-
- E ingollò il bicchiere tutto d’un sorso.
- La cacciatrice lo imitò.
- Non pensava che fosse così forte.
- Stordita, si appoggiò al tavolino.
- Le girava la testa.
- Il vampiro notò divertito la sua reazione.
- -Che c’è, Buffy? Era troppo forte?- e le
aveva appoggiato una mano sulla spalla.
- La ragazza sentì come un brivido di freddo
scenderle lungo la schiena.
- Istintivamente, cominciò a colpirlo.
- E William iniziò a difendersi.
- Sembrava essere ancora una volta uno scontro
alla pari…
- Ma stavolta Buffy era ubriaca.
- Dopo i primi colpi andati a segno, non
riusciva più a rimanere in piedi.
- La testa le girava sempre di più.
- Barcollando, si appoggiò con le spalle alla
fredda parete.
- Il vampiro, in posizione di difesa,
aspettava la prossima mossa della sua avversaria.
- Ma, semplicemente, la vide crollare sul
pavimento svenuta.
- “Maledizione, ci mancava solo questo!”
pensò.
-
- Aprì gli occhi lentamente, ancora
incosciente, e inconsapevole di dove si trovasse.
- Era un’ampia stanza, ben arredata, e con
una grande finestra, interamente ricoperta da pesanti tendaggi.
- Cercò di mettersi seduta, ancora
disorientata.
- Ma i sintomi della sbornia non erano ancora
cessati, e non ebbe la forza di muoversi.
- -Non cercare di alzarti! Sei ancora troppo
debole!-
- Buffy volse la testa, e vide Spike, in piedi
sulla porta, che la fissava con sguardo ironico.
- -Finalmente
ci siamo svegliate!-
- Avvicinò una sedia al letto e vi si
sedette.
- -Ma come, non è carino interrompere un
combattimento a metà!- stava sogghignando.
- Poi d’un tratto incrociò gli occhi di
lei, e il suo sguardo si fece improvvisamente più serio.
- -Non dovresti raccontarmi bugie, cacciatrice!
Non ti si addice!- aveva ancora un’espressione severa.
- -Sai, hai delirato, nel sonno!-
- -Ah, ah sì? E cos’ho detto?-
- -Ti farà ridere… non facevi che
ripetere… Angel, Angel, dove sei, Angel…-scimmiottò la voce della
ragazza.
- Buffy arrossì e abbassò gli occhi.
- Avrebbe voluto sprofondare.
- -E così l’avevi dimenticato, giusto?-
cercò di guardarla negli occhi.
- -L’avevi dimenticato? Buffy guardami!- le
urlò.