WIE IM EIN TRAUM...? Seconda parte
Autore: Anneliz
Web: Without
Passion We'd Be Truly Dead
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Disclaimer: I
personaggi appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt la WB, ME, la
UPN e la Fox. L'autore scrive senza alcuno scopo di lucro e non
intende violare alcun copyright.
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12. TRE ANNI DOPO…
Buffy era seduta su una lapide già da dieci
minuti, aspettando che il nuovo vampiro risorgesse.
-Senti, maledetto vampiro, potrei restare
qui anche tutta la notte! Il problema è che il mio ragazzo mi sta
aspettando, e non puoi immaginare che partacce mi fa ogni qual volta faccio
tardi…-
Un fruscio alle sue spalle.
La Cacciatrice si fermò, tutti i sensi in
attesa delle mosse dello sconosciuto.
Eccolo, si stava avvicinando.
Un attimo prima di girarsi, esclamò,
rivolta alla lapide: -Stasera abbiamo compagnia!-
Poi si voltò, tendendo il fedele paletto
verso la gola dell’aggressore.
E le uscì una specie di grido soffocato
dalla bocca.
-…Spike…?-
Il vampiro la guardava divertito.
Aveva un ghigno sul viso, e sembrava
apparentemente innocuo.
-Cacciatrice, Cacciatrice… ma non cambi
proprio mai? Non dovresti stressarti in questo modo con i vampiri! Sai, lo
stress alimenta le rughe!-
In quel momento una mano emerse dalla terra.
Buffy, ancora molto meravigliata, non vi
fece caso.
Il neovampiro la prese per le spalle,
facendola volare per qualche metro.
La ragazza cadde nella tomba ormai vuota.
Intanto Spike iniziò a combattere col
demone.
In breve tempo, riuscì a farlo cadere nella
tomba con Buffy, che immediatamente lo finì col suo paletto.
Il sanguinario le porse una mano e la fece
alzare.
Stringendole ancora la mano, le disse:
-Allora, tesoro, ti sono mancato?-
La ragazza lo scansò, e cominciò a
camminare nella direzione opposta.
Il biondo le andò dietro.
-Bellezza, è maleducazione non rispondere
quando si è interrogati… Maledizione, sono passati tre anni dall’ultima
volta che sono venuto qui, eppure tu mi tratti allo stesso modo…-
La Cacciatrice si girò, apparentemente
calma, cercando di trattenere tutto il suo rancore.
L’aveva abbandonata per tre lunghi,
dannatissimi, anni!
Ora cosa pretendeva, che lei lo accogliesse
a braccia aperte?
-Appunto, sono passati tre anni… mi
auguravo di non vederti più, ad ogni modo… il discorso che ho fatto con
quello…- indicò il mucchietto di polvere presso la tomba- vale anche con
te! Sono in mostruoso ritardo, e se tarderò ancor di più, saprò con chi
prendermela…-
La ragazza si voltò nuovamente e ricominciò
a camminare.
Il vampiro la seguiva, standole affianco.
-Stai andando da Angel? Il mio vecchio
sire… sono tre anni che non lo vedo… non che siano molti, ma
comunque…-
-Spike, non sto andando da Angel!- sbottò
lei.
-Ah no?- rispose il sanguinario, poi,
scimmiottando la voce della ragazza, disse: -“Il problema è che il mio
ragazzo mi sta aspettando, e non puoi immaginare che partacce mi fa ogni
qual volta faccio tardi!” Non era così?-
Buffy gli rivolse un’occhiata di fuoco.
Lentamente rispose: -Sì, era così, ma…
chi ti ha detto che parlavo di Angel? Io e lui, beh… ci siamo lasciati due
anni fa…-
Spike stava quasi per cadere dalla sorpresa.
-Cosa?- esclamò stupito. –Forse non ho
sentito bene… cos’è che hai detto?-
Seccata, la ragazza sbottò: -Sei sordo o
cosa? Ho detto che io e Angel non stiamo più insieme!-
Il vampiro la guardò, poi scoppiò in una
risata.
-Ah ah ah! Complimenti, Cacciatrice… pffff…
questa è la tua trovata più riuscita! Pensa, per un momento stavo per
crederci…-
Buffy si fermò.
Era paonazza in viso, e aveva uno sguardo
omicida negli occhi.
-Ti fa tanto ridere, vero? Peccato che sia
la verità!-
Questa volta Spike la fissò negli occhi per
accertarsi che fosse realmente così.
E si rese conto che aveva detto la verità.
Buffy e Angel non stavano più insieme!
Chi l’avrebbe mai detto!
E pensare… che quando l’aveva lasciata,
tre anni prima, si era sentito così convinto, come mai prima d’allora,
che formassero una coppia ideale insieme!
E senza volerlo, una speranza balenò nel
suo cuore.
“Ma allora… allora potrei ancora…”.
Poi scorse un velo di tristezza negli occhi
della ragazza.
Abbassò lo sguardo, e disse: -Mi
dispiace… scommetto che è stato lui, vero? Se l’avessi adesso sotto
tiro…-
-Beh, la sua è stata un’ottima
decisione… disse che, voleva che io avessi un futuro, e con lui, un
vampiro con l’anima che appena raggiunge la felicità diventa il più
spietato degli assassini, di certo non lo avrei avuto… e anche se
all’inizio, lo odiai per questo, ora… sono sicura che abbia fatto la
cosa migliore! Per entrambi!-
Spike le passò un braccio intorno alle
spalle, per tranquillizzarla.
E di nuovo, quella scarica elettrica che
Buffy sentiva ogni volta che la toccava…
Lo allontanò violentemente.
Piena di ira, mormorò: -Stai. Lontano. Da.
Me- e si allontanò da lui correndo via.
Fu una settimana stranamente tranquilla.
Qualsiasi cosa facesse, Buffy temeva di
poter incontrare Spike.
Il loro ultimo incontro l’aveva lasciata
molto perplessa.
Perché Spike era tornato a Sunnydayle, se
detestava tanto questa cittadina?
E perché mai i giornali o le televisioni
non riportavano ancora le notizie di numerosi cadaveri, trovati con un segno
sul collo?
Tutta la faccenda era davvero molto
misteriosa!
Ma quello che di più l’aveva
meravigliata, era non aver visto Drusilla.
Tre anni prima erano partiti insieme,
scappati per chissà dove, per dimenticare tutto ciò che Sunnydayle
rappresentava.
Molte volte la Cacciatrice aveva provato ad
immaginarseli.
A Las Vegas, dove probabilmente Spike, con
la sua fortuna, aveva vinto un mucchio di soldi.
Forse in Europa, a ricordare con ammirazione
vecchie stragi.
O forse nell’America del Sud, sì, magari
Argentina, Brasile…
Da quella notte di tre anni prima non aveva
avuto più notizie di nessuno dei due, cosa che la stupì.
Pensava che insieme si darebbero dati allo
sterminio di qualche città, o roba del genere.
Invece… erano stati forse gli anni più
tranquilli della sua vita.
E da tutti i punti di vista!
Dopo che Angel aveva riacquistato la sua
anima, per un po’ di tempo le cose erano filate come in passato, e Buffy
pensava di aver riottenuto quella felicità che se ne era andata con…
Ma si sbagliava.
Anche se non voleva ammetterlo, dentro di sé
non riusciva più ad amare veramente Angel.
Provava… solo un grande affetto per lui.
E anche Angel, dopo un anno passato a
mentire a sé stesso, dovette riconoscere che sarebbe stato inutile
continuare a stare insieme.
Così, inventarono una storia: la
Cacciatrice non avrebbe mai potuto stare con un vampiro con l’anima,
almeno non QUEL vampiro.
Quindi, subito dopo aver eliminato il
Sindaco, nuovo pericoloso nemico della Scooby Gang, Angel si trasferì a Los
Angeles.
Buffy e Angel continuavano a tenersi in
contatto.
La ragazza gli aveva raccontato
dell’evoluzione di Willow come strega, di Tara, e della coppia Xander-Anya.
Il vampiro le raccontava di come avesse
incontrato Cordelia, Wesley, Doyle e Gunn a L.A., e di come ormai la sua
agenzia investigativa andasse a gonfie vele.
E le aveva accennato anche di Kate.
-Allora, come vanno le cose con Kate?- la
ragazza gli domandava ogni volta.
E lui rispondeva frequentemente –Lei non
mi amerà mai, non accetterà mai la mia vera natura, quella ragazza, a
volte, sembra di ghiaccio…-
E Buffy si dilungava nel dargli consigli per
la sua situazione amorosa.
Spesso parlavano anche dei nuovi ragazzi di
Buffy.
-Hai presente quell’idiota integrale?
Parker?-
-Mhm… quello che ti scaricò…-
-Già… beh, non ci crederai, ma sta
cercando di provarci di nuovo… Gliela farò pagare, non temere…-
E l’oggetto della loro ultima
conversazione era stato Riley.
Buffy aveva chiamato a L.A. proprio il
giorno prima.
-E’ carino, gentile, simpatico,
intelligente… e sento di potermi fidare di lui…-
-Ehi, l’ultima volta che hai detto così,
è finita male…-
Si stava riferendo a Scott.
Ricordava bene quel ragazzo, al liceo, che
l’aveva lasciata accusandola di essere sempre triste e assente.
-Già, ma penso che questa volta andrà
meglio… sono sicura che ti piacerebbe…-
-Beh, mi piacerebbe di sicuro! In fondo,
sembra l’unico che fino a questo momento ti abbia fatto dimenticare Sp…-
-Ehm, a proposito di questo…- la ragazza
aveva atteso per dirglielo, ma tanto valeva togliersi un peso dalla
coscienza -…Spike è tornato-
A quel punto era sceso un pesante silenzio.
Poi Angel aveva mormorato –Quando…?-
-L’ho incontrato la settimana scorsa...-
-E… cosa ti ha detto… cosa gli hai
detto…-
-Beh, c’è una cosa che ricordo molto
bene: ha detto che avrebbe voluto spaccarti la faccia volentieri, quando ha
saputo che, diciamo, “tu” avevi lasciato “me”…-
-Ah… e nient’altro?-
-Beh, ho notato che con lui non c’era
Drusilla…-
-Lo ami ancora?-
Buffy pensò, in un attimo di confusione, di
attaccare il telefono subito, per non rispondere.
-Certo che no, Angel!- (cercò di apparire
il più naturale possibile)
-Ne sei sicura? Giuro che se quel bastardo
ti fa soffrire ancora…-
-Angel, ehi, stai calmo… sarebbe inutile
se vi massacraste entrambi per me… e poi non ce ne sarebbe neanche il
motivo… certo che non lo amo!- (cercava di convincerne anche se stessa)
-E poi… adesso hai Riley, giusto?-
-Certo, adesso il mio ragazzo è Riley!-
-Buffy, ricordati che io sarò sempre qui,
se avrai bisogno di me… mi dispiace, ma devo andare, Cordelia mi sta
chiamando… ci sentiamo presto?-
-Certo! Ciao Angel, e salutami Cordy e Wes!-
Aveva abbassato la cornetta, sentendo che
quel peso enorme era ancora all’altezza dello stomaco, e non accennava a
togliersi.
A dir la verità, non sapeva quali erano i
suoi sentimenti.
Anche se non aveva incontrato più Spike da
quella notte, aveva sentito costantemente la sua presenza quando, calato il
sole, si aggirava per il cimitero in cerca di vampiri.
Aveva avvertito più volte i suoi occhi
azzurri scrutarla, osservarla.
Ma aveva preferito far finta di niente,
cercando di convincersi ancora una volta che quello sguardo non avesse alcun
effetto su di lei…
Cercando di convincersi che stavolta non
avrebbe sofferto…
Cercando di convincersi che aveva Riley, che
amava Riley, che Riley era l’unica persona che potesse renderla felice…
Cercava, appunto, ma forse il suo scopo non
era stato raggiunto.
Spike entrò furtivo nella camera della
ragazza.
Era sola, bene.
Willow si girò, e si immobilizzò quando lo
vide.
-Ciao, rossa!- esclamò beffardo il biondo
–E’ molto tempo che non ci vediamo, eh? Bah, lasciamo perdere i
convenevoli… Se mi darai alcune informazioni, prometto di non farti alcun
male…-
La ragazza era ancora immobile, ma sembrava
non essere particolarmente preoccupata.
-Oh no, tu non mi toccherai… non
potresti…-
-Allora è vero… sei stata tu… sporca
strega… l’avevo immaginato… ma come potresti sapere se è ancora al
suo posto…-
-Pensi che sia stata una sprovveduta? Vi
controllo regolarmente… è tutto tranquillo…-
-E Buffy… ne sa qualcosa?-
-Mhm, no… sa che l’ho sperimentato solo
su Angel…-
-Perfetto! Grazie, streghetta…- stava
uscendo dalla stanza dalla finestra, quando si voltò –Volevo dirti che la
tua ragazza è davvero carina…-
Will cercò di colpirlo con un oggetto
appuntito, ma Spike fu più veloce, e subito si immerse nella notte.
La ragazza rimase a fissare la finestra,
dove un attimo prima era sparito il vampiro.
Non l’aveva detto a Buffy, già, ma perché?
Si preoccupava che questa informazione
avrebbe potuto farle cambiare idea su Spike?
Dopotutto, aveva lasciato Angel, perché
avrebbe dovuto stare con Spike?
Rassicurata, cercò di pensare ad altro.
~ * ~ * ~
13. INCONTRI E CHIARIMENTI
Buffy e Riley
stavano camminando mano nella mano.
-Avevi promesso
di portarmi al…- chiese la ragazza, curiosa.
-Ehm, avevo
pensato a quel nuovo ristorantino fuori città…- si era fermato, e aveva
osservato il viso della sua fidanzata allargarsi in uno splendido sorriso,
-ma… diciamo che c’è stato un problema e, beh, è saltata la
prenotazione!-
Buffy aveva
fatto il broncio.
Già pregustava
una serata romantica, lei e Riley soli finalmente, senza nessuno tra i piedi
o problemi da risolvere.
E ora a quanto
pare i suoi piani erano sfumati.
Rassegnata,
sospirò: -Mi sa che anche stasera dovremo accontentarci del vecchio, caro
Bronze!-
Riley annuì, e
si avviarono verso il locale più frequentato di Sunnydayle.
L’atmosfera
era la stessa.
Appena varcavi
la soglia d’ingresso, venivi invaso da una miriade di luci, suoni,
sensazioni differenti.
La musica era
assordante.
Scelsero di
sedersi in un tavolino appartato, ben distante dal palco.
Si sedettero
l’uno di fronte all’altro, incrociando le dita.
La lampada sul
loro tavolino emetteva una flebile luce, e i due erano quasi nella semi
oscurità.
Il che rendeva
tutto più romantico.
Si scambiarono
un bacio.
Poi Riley si alzò.
–Cosa desideri?-. Prese le ordinazioni, una Coca mista a rum per Buffy, e
un boccale di birra per sé, si avviò verso il bar.
La Cacciatrice
lo guardava mentre si allontanava,
Nonostante il
progetto del ristorante non fosse andato in porto, era convinta che
avrebbero ugualmente trascorso una serata romantica.
Aspettando il
compagno, lasciò momentaneamente il tavolo, in cerca dei suoi amici.
Sperava di poter
fare quattro chiacchiere con tutti loro, magari spettegolare un po’ con
Willow di Parker, e ridere delle battute idiote di Xander.
Ma non trovò
nessuno.
Si preoccupò.
Vuoi vedere che era stata indetta un’assemblea generale senza avvertirla?
Si rassicurò.
Se non l’avevano disturbata, vuol dire che la faccenda non era poi così
grave.
Si incamminò di
nuovo verso il tavolo.
La musica ad
alto volume cominciava ad intontirla.
Accidentalmente,
urtò una ragazza.
-Sta’ più
attenta, stupida idiota!- sbottò lei.
Buffy conosceva
un’altra sola persona che avrebbe potuto avere una reazione del genere:
Cordelia.
Si girò a
guardare la ragazza, e quasi cadde dalla sorpresa: Harmony!
-Ehi, Harmony…
che ci fai qui?-
Certo, non era
una domanda molto pertinente, se si pensa che il Bronze era l’unico locale
decente della città, ma era almeno un modo per sciogliere il ghiaccio.
-Beh, suppongo
tutto quello che fa la gente in questo posto: divertirsi e cercare di
accalappiare un ragazzo… e possibilmente, cercare di non incontrare
persone come te… il tuo vestito è fuori moda da almeno un decennio!…-
Buffy sospirò.
Era abituata alle frecciatine dell’ex cheer-leader.
In un certo
senso, è come se appartenessero ai suoi ricordi del liceo.
Che era andato
distrutto quando avevano eliminato il sindaco.
-Vedo che non
sei cambiata affatto… già… eh, sei riuscita ad accalappiarlo, il tuo
ragazzo?-
Harmony la guardò
con aria sprezzante. Con chi credeva di parlare?
-Certo che
l’ho trovato… i ragazzi mi cadono letteralmente ai piedi… in questo
momento è al bar che mi sta prendendo da bere…-
-Oh, fantastico!
Anche il mio ragazzo è lì…-
Harmony la prese
per un braccio. –Forza! Andiamo a raggiungerli!-
Mentalmente, la
Cacciatrice pensò che adesso la serata era stata VERAMENTE rovinata.
Non poteva
esserci niente di peggio…
O almeno lo
credeva.
Mai cantar
vittoria troppo presto! Già!
Si avvicinò al
bar, e scorse Riley. Stava parlando con qualcuno, ma la folla lo copriva.
Raggiunse il suo
fidanzato, e sbirciò verso Harmony, che aveva raggiunto anche lei il suo
fantomatico accompagnatore.
E si accorse con
terrore che si trattava di… Spike!
-Oh mio…-
-Buffy! Che
bella sorpresa vederti qui!- esclamò il vampiro.
Rapidamente, il
viso della ragazza impallidì.
-Buffy? Tesoro,
ti senti bene?- domandò preoccupato Riley.
-Oh, sì, sì…
ceeerto! Ehm, ciao Spike!-
Spike stava
guardando con crescente interesse Riley.
Poteva
sbagliarsi, ma il biondo guardava il suo ragazzo come fosse una specie di…
preda.
Eh beh, in
effetti, lo era.
-Sai, gli stavo
giusto dicendo che stasera abbiamo dovuto accontentarci del Bronze come
seconda scelta… e Spike ha chiesto di poter farci compagnia con la sua
ragazza… ma non sapevo vi conosceste…-
Buffy lanciò un
occhiata di fuoco al vampiro!
La sua ragazza?
Erano già così intimi?
Candidamente,
Spike aggiunse: -Beh, sempre che vada bene anche a te!-
La ragazza non
poté far altro che annuire, e accompagnarli al tavolo.
Riley si sedette
accanto a Buffy, e Spike di fronte a lei.
Solo allora,
Riley poté finalmente porre una domanda: -Sono curioso di sapere… come vi
siete conosciuti…-
Fu Spike a
rispondere: -Diciamo che avevamo un “amico” in comune… Angel…-
-Ah sì, Angel…
l’ex ragazzo di Buffy… me ne ha parlato, ma non ne so poi molto…-
esclamò Riley, interessato.
Con calma, il
vampiro riprese: -Quando ho lasciato Sunnydayle, ero convinto che Angel e
Buffy fossero la coppia perfetta… che insieme riuscivano a completarsi
totalmente… che insieme avrebbero passato, beh, il resto della loro
vita… e quando sono tornato sono rimasto molto sorpreso…-
Aveva parlato
fissando la Cacciatrice negli occhi.
La ragazza
cercava di evitare quello sguardo così stranamente freddo, ma non vi
riusciva: era attirata, come da una calamita.
E le sue
parole… oh, l’avevano, ancora, dopo tanto tempo, ferita.
Lui… lui era
stato solo un egoista.
Pensava…
credeva… ma non poteva saperlo con certezza.
E la rabbia di
quel giorno, quel giorno in cui l’aveva lasciata, riaffiorò nella
ragazza.
Cercando di
controllarsi, disse: -A quanto pare, Spike, come al solito non ci hai
azzeccato… tra me e Angel è finita da tempo… ma, che strano, non ho
ancora visto Drusilla…-
Una pugnalata.
Dove sapeva di far più male.
Drusilla, per la
quale l’aveva lasciata… dov’era adesso?
Spike se lo
ripeteva molte volte.
Il loro era
stato uno strano addio, certo, ma Drusilla rimaneva in ogni caso il suo
Sire, e tra loro vi era un forte legame…
-Non è qui…
penso sia a Los Angeles… mi ha mollato da poco…-
A Spike era
sembrato di vedere negli occhi di Buffy, una luce, ma… non poteva, essere.
A Buffy non importava più niente della sua vita, no? Perché avrebbe dovuto
essere felice di quell’informazione?
E come ci erano
arrivati, poi, a quell’informazione?
-Ehm, credo però
che stiamo annoiando Riley e Harmony…-
-No, no, è
interessante…- fece Riley –vorrei sapere il più possibile sul passato
della mia Buffy…-
Le poggiò la
mano sulla sua.
Il biondo notò
quel piccolo gesto, e in lui si riaccese quella fiamma di poco prima, la
prima volta che l’aveva vista con Riley.
Istintivamente,
abbracciò stretta Harmony.
La ragazza
sembrava sfacciatamente in visibilio.
-Cosa ti faceva
pensare all’amore perfetto tra loro?- chiese Riley incuriosito.
-Beh, un motivo
fondamentale c’era: nonostante Angel l’avesse tradita con un’altra
donna, Buffy ha continuato ad amarlo…-
La Cacciatrice
non si tenne più. Ruppe gli argini come un fiume in piena.
-Tu sai bene che
Angel non era propriamente in sè! E sapevi benissimo che non ero innamorata
della sua nuova versione…-
-Vedi, Buffy, lo
difendi ancora…-
-Non ho bisogno
di difenderlo, perché ti sto dicendo soltanto cose che già sai, cose che
non hai voluto capire, o non hai voluto ammettere fossero vere, perché
quello che realmente significavano… ti spaventava troppo…-
Era calato un
silenzio imbarazzante.
Spike e Buffy
non osavano guardarsi, ma entrambi avevano un’espressione omicida in
volto.
La Cacciatrice
si sentiva leggermente più sollevata.
Dopo tanto
tempo, era riuscita finalmente a sfogarsi, a sparargli in faccia tutto il
suo veleno…
Il vampiro era
confuso, non voleva, non POTEVA credere a quelle parole…
Cosa, voleva
dirle, Buffy? Cos’era, che si era rifiutato di vedere?