Titolo: SEGUENDO L’AMORE
Autrice: Drusilla
Email: ap_drusy@hotmail.it
Disclaimer: appartiene tutto a Joss Whedon, ecc… La frase sull’amore è
tratta dal film “A walk to remember”.
Raiting: per tutti
Sommario: come sfondo c’è l’episodio Hell’s Bell’s 6x10, poi però
dimenticate tutto il resto e lasciatevi guidare delle emozioni…
“Stai benissimo con quel vestito verde!” esclami guardandomi.
E io rimango in silenzio, un timido sorriso abbozzato sulle labbra tinte di
rosso e abbasso gli occhi, sì, mi nascondo alla tua vista, perché fa troppo
male adesso, o meglio, ancora.
“Sai, non è facile…” le tue parole non sono taglienti e piene di rancore,
ma umili, rilassate e…gentili. Mi rimprovero mentalmente per il fatto di
trovare sempre del buono in te, ma mi è impossibile tenere ancora su la
storiella del mostro senz’anima. Più volte mi hai dimostrato il tuo coraggio,
la tua caparbietà e la tua immensa lealtà e se non hai un’anima che brucia
per i peccati commessi non mi importa, resto qui…davanti a te senza paura,
senza più dolore.
“Buffy…” mi chiami così piano che mi domando se non me lo sono solo
immaginato. Alzo il viso, impallidendo, sento le ginocchia tremare…e poi
ancora, piano piano rialzo gli occhi sulla tua camicia, sul tuo collo, arrivando
alla tua bocca semiaperta, ai tuo occhi…e mi blocco, mi sento morire e
rinascere guardando in quelle due polle d’acqua pura.
Sei così bello.
Il verde dei miei occhi incontra il blu dei tuoi e capisco che tutto quello che
devo fare e continuare a guardarti, non smettere nemmeno un minuto.
“Buffy, tutto bene?” inclini la testa da un lato piano, e mi provochi un
brivido.
“Sì, è ok” poi sento il cuore scoppiare, gli occhi mi bruciano
leggermente, rimango a leggerti quell’anima che non hai, mentre mi prendi la
mano nella tua.
“Quella che hai visto con me è solo un’accompagnatrice, non c’è nulla
tra noi” mi rassicuri con un sorriso.
E non mi resta che ridere alla tua genuinità “Spike, è ok non devi
preoccuparti” e mentre lo dico sono davvero convinta.
Il tuo sguardo diventa duro, mi lasci la mano e sputi fuori “Certo, non ti
importa nulla come mi sento e chi frequento, vero? Del resto mi hai lasciato
tu…cosa può importarti di un patetico mostro senz’anima?”
Rimango scioccata, non era quello che intendevo, mi lasci lì in mezzo alla
stanza e te ne vai, alzando il tuo spolverino di pelle con un gesto rabbioso.
Stupida, stupida Buffy, mi ripeto stringendo i pugni.
-Ti sto solo usando William e questo mi distrugge-. Certo, mi faceva male, ma
avevo almeno una ragione per andare avanti, per aspettare ansiosamente il calare
delle tenebre. Adesso mi sento sola, tremendamente sola. I miei amici non
possono riempire il vuoto che alberga nel mio cuore, nessuno può. Forse solo
tu, forse la nostra relazione basata sul piacere fisico era l’unica cosa a
rendermi…felice!
Non sto parlando di quella felicità che ostenti gonfio di orgoglio al mondo
intero, che si svela a tutti con bramosia…la mia era un gioia piccola,
nascosta, custodita nel cuore, nella mente, lontana dalle chiacchiere, coperta
da una maschera. La maschera dell’indifferenza, della stupidità, della
cattiveria solo per non riuscire ad ammettere che con un morto io riprendevo
vita.
“Buffy, la cerimonia sta per iniziare!” mia sorella interrompe i miei
pensieri e le faccio cenno di andare avanti da sola.
Sospiro cercando con gli occhi i tuoi capelli platinati, ma sembri esserti
dileguato. Poi mentre lascio la sacrestia e passo davanti alla porta della
chiesa getto lo sguardo fuori, tu sei lì. Protetto dall’ombra di un albero
secolare. Ti stai accendendo una sigaretta e quando mi scorgi, ti giri
dall’altra parte. So che vuoi fare il duro anche in questa situazione, ma ti
conosco…sei solo deluso.
“Spike, la cerimonia sta iniziando”.
“Io non appartengo al tuo mondo” e così con sei semplici e dirette parole
mi spiazzi completamente, facendo crollare anche l’ultima speranza che teneva
accesa la fiamma del mio cuore. Quella speme che cercava di farmi andare avanti
e cioè che qualcosa al di là della notte ci accomuna. Ora che riesco a provare
quel tiepido sentimento che chiamiamo amore. Proprio adesso le parti si sono
invertite: tu fuggi e io ti inseguo. Ottimo tempismo.
“Fa come vuoi” sbotto senza pensarci due volte, mi allontano e vado a
sedermi sulla panca vicino a Willow.
La cerimonia inizia tra il silenzio e la felicità degli invitati, tutto è
circondato da un clima di festa e mi illudo per un attimo di aver liberato la
mente dall’incessante bisogno di sapere che tu sei mio. Anya sorride a Xander
e sono davvero felice per loro…Dawn e Willow si fanno sfuggire qualche lacrima
di commozione, mentre il prete pronuncia il rito e proprio in quel momento tiro
su la testa come risvegliata da un lungo e inibitorio letargo…
“Con questa celebrazione, voi sarete un’unica cosa, il vostro amore diverrà
la vostra unica fonte di ristoro e come un albero avrete stesse radici, come un
cucciolo corre dalla madre per trovare rifugio, così voi sarete ristoro e vita
per l’altro. Con questo rito io vi dichiaro marito e moglie, in buona e
cattiva sorte, finché morte non vi separi. Non arrendetevi di fronte a sciocchi
problemi, ma lottate sempre per il vostro amore e per quello in cui credete, Dio
desidera la felicità per ognuna delle sue creature, anche per quelle che si
sentono più lontane e da lui dimenticate…”
La voce del sacerdote continuò, ma io non seguivo più il filo del suo
discorso, quello che avevo ascoltato mi era bastato per capire…come in preda
ad un’urgenza mi alzo dalla panca e cerco di dare il meno possibile negli
occhi mentre mi allontano in fretta correndo verso l’uscita della chiesa, sul
sagrato ti cerco girando la testa da una parte all’altra, i tacchi mi fanno
maledettamente male, ma cercò di resistere, mi alzo con le mani il vestito di
seta verde e scendo gli scalini. Nel parco non ci sei più, e io sconsolata mi
mordo il labbro inferiore nervosa.
Devo dirtelo, devo farti capire…
Non posso perderti, non più.
Il sole caldo mi illumina il viso e per un attimo resto a godere della luce
calda, poi scatto sui tacchi e corro lunga la strada cercandoti tra i visi così
troppo uguali della gente…il cuore mi batte all’impazzata e non so per quale
dei due motivi: perché sto correndo e il vestito mi stringe troppo oppure per
il grande desiderio di renderti partecipe di quello che sento dentro.
Ancora, ancora…più in fretta, un passo dopo l’altro. Il cimitero è qui
vicino, mi tolgo le scarpe con il tacco e le tengo in mano, mi strappo un po’
il vestito facendomi uno spacco all’altezza delle cosce con il quale mi è più
semplice camminare, o meglio, correre da te.
Con un calcio ben piazzato apro la porta della tua cripta entrando come una
furia, il chignon tra i miei capelli si è ormai sciolto e ciuffi ribelli e
scomposti mi incorniciano il viso dandomi un aspetto selvaggio…aspetto che i
miei si riabituino alla luce più tenue della tua cripta e ti cerco, ti cerco
assetata di te.
“Spike, sei qui?” domando con voce tremante, mentre le mani mi sudano.
Riemergi dalla botola e il cuore mi si ferma per un secondo, sei a petto nudo
con un paio di jeans neri. Hai uno sguardo profondo e mi squadri da capo a piedi
ridendo “Dove sei stata Cacciatrice?”
Ma nemmeno ti ascolto, nella mia testa si riversano ricordi, immagini, flash. Le
tue parole che solo adesso riesco a capire.
-Vorrei farti sapere che ti ho salvata. Non quando contava ovviamente,
ma….dopo la tua morte. Ogni notte dopo quel giorno. Rivivo tutto…e faccio
sempre qualcosa di diverso. Qualcosa di più veloce e più furbo, capisci?
Dozzine di volte, in tanti modi diversi…ogni notte, io ti salvo-
-Ti amo, lo sai. Ti voglio sempre-
-So di essere un mostro, ma tu mi tratti come un uomo-
“Spike” un sibilo esce dalle mie labbra, mentre mi continui a guardare
beffandoti di me.
“Ehi dolcezza che ti prende, ti sei incantata?”
“Ti amo”
Mi guardi strabuzzando gli occhi, resti interdetto, poi dal silenzio più
profondo scoppi a ridere come un ossesso “Questa si che è bella, fino a ieri
mi definivi una cosa disgustosa e senz’anima, un mostro e adesso…mi ami?”
Mi sento tremare le gambe mentre mi avvicino a te stringendomi al tuo petto, così
freddo al contatto con la mia pelle, così necessario al mio cuore, alla mia
anima, al mio corpo. Rimango così e dai miei occhi iniziano a scorrere lacrime.
Sento che mi stringi, mi dai un bacio sui capelli e mi rispondi “Anche io ti
amo, Buffy”
E mi sento così terribilmente in colpa per tutto quello che ti ho fatto passare
solo perché non accettavo il fatto di provare amore per te e adesso voglio che
tu sappia i segreti del mio cuore.
“Non dire nulla amore…lo so, l’ho sempre saputo, solo non credevo ci
mettessi tanto a capirlo!” non perdi mai il senso dell’umorismo, vero?
Sorrido un poco restando tra le tue braccia, ti amo.
“Vuoi darmi una seconda possibilità?” chiedo con voce ferma.
“Sì, ma cosa ti ha fatto cambiare idea?”
“Le parole del prete in chiesa, è come se tutto mi si fosse schiarito, come
se la nebbia fosse scomparsa lasciandomi il mio percorso da seguire…e il
cammino mi ha condotto a te. Ti chiedo perdono per le cose fatte e per quelle
non fatte, per non essere stata presente nel modo in cui tu avresti desiderato,
per le milioni di volte in cui ti ho maltrattato. E’ stato difficile ammettere
con me stessa che sei l’unico a farmi sentire viva, ma sono andata oltre a
questo…ho capito che ti amo e che non posso vivere senza di te, seppur mi sia
ostinata a farlo…”
Non me ne rendo conto, ma in una frazione di secondo le tue labbra si premono
dolcemente sulle mie, leggere come petali di rosa. Si incontrano e piano piano
si assaggiano, lasciando piccoli passi d’amore. Restiamo così chiusi un
abbraccio, stretti in un bacio con la forza di amare e di essere sinceri, con la
volontà di non perdere nulla della vita, di continuare a guardare la verità,
senza fermarsi, senza voltarsi indietro, solo vivendo, sbagliando, cadendo e
rialzandosi insieme.
Se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto, anche io, Buffy Summers ho
trovato una persona da amare, finché morte non ci separi…
L'amore è sempre paziente e gentile,
non è mai geloso,
l'amore non è mai presuntuoso o pieno di se,
non è mai scortese o egoista,
non si offende e non porta rancore.
l'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri,
ma si delizia della verità.
E’ sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a
qualsiasi tempesta.
(A walk to remember)
FINE