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(le poesie che Juan dice cantando il suo amore a Beatrice) |
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Poesia 1 ( Saffo )
Prendi il mio cuore e portalo lontano, dove nessuno ci conosce, dove il tempo non esiste ,
dove possiamo incontrarci, senza etá e ricordi, senza passato.
Con una luce che nasce all'orizzonte e un domani sereno e silenzioso.
Prendi il mio sguardo e portalo lontano, dove possa vederti ogni giorno e darti mille baci - e quindi cento - e dartene altre mille - e quindi cento - quindi mille continui - e quindi cento.
Perché a me pare uguale agli dei, chi siede a te vicino e il dolce suono ascolta mentre parli, e ridi ...amorosamente. Subito a me il cuore si agita in petto sol che appena ti veda, e la voce non esce.
E la lingua si spezza. Un fuoco sottile sale rapido alla pelle, e gli occhi piú non vedono, e rombano le orecchie, e tutto in sudore e tremante com' erba patita scoloro.
E morte non pare lontana a me, rapito di mente.
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Poesia 2 ( Pablo Neruda )
Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
se mettessi la tua lingua come una freccia rossa,
lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
suonerebbe con rumore scuro,
come acque vacillanti,
come l'autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge,
o sirene di un porto triste;
se tu soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato, in riva al mare
qualcuno verrebbe forse,
qualcuno verrebbe,
dalle cime delle isole, dal fondo rosso del mare,
qualcuno verrebbe, qualcuno verrebbe.