.:: 24 ore con Spike
::.
AUTORE: Pan
E-MAIL: pan_83@libero.it
SPOILER: x BTVS fino alla settima stagione, anche se solo per alcuni
*piccolissimi* dettagli!
TIMELINE: la settima stagione…
SUMMARY: emmm… il titolo esplica a sufficienza?
PAIRING: accenni a Buffy/Spike… poi ovviamente io/Spike…
cmq ho scritto tutto in prima persona così ognuna di voi si può
immedesimare… entro certi limiti…
RATING: direi… nn so… NC –17
DISCLAIMER: tutto appartiene a Joss Whedon, alla WB, alla UPN e a quanti
altri hanno diritti sullo show. L’autrice nn scrive a fini di
lucro ma per sfogare le proprie frustrazioni facendo andare le cose,
almeno qui, come vorrebbe!
FEEDBACK: Sempre graditissimi, sia nei forum in cui la ff è pubblicata
sia in privato by mail. Le critiche aiutano a crescere!
24 ORE CON SPIKE
Sono una strega. So che sono in pochi a credere ancora alla magia.
Vivo in un mondo privo di immaginazione… privo di forti passioni…
la gente attorno a me conduce un’esistenza grigia e monotona…e
io mi sento soffocare. Ho sempre voluto qualcosa di diverso per me,
qualcosa di speciale… forse è per questo che sono tanto
sola…
Mi giro verso lo specchio per vedere come mi stà il vestito che
ho indossato… quello che mi colpisce è che sembra esserci
qualcosa di diverso in me questa sera… la voglia di divertirmi,
di essere una ragazza come tutte le altre…
Questo vestito nn mi piace… meglio quello bordeaux… è
più sexy.
Ok è deciso.
Prendo la giacca ed esco.
*****
È un po’ che giro per le vie di questa piccola città,
ma nn sembra esserci in giro molta gente… il ragazzo dell’albergo
mi ha spiegato che tutti i giovani si trovano in un locale, e che se
voglio divertirmi è l’unico in città… ora
mi rendo conto che aveva ragione… certo che questa città
è ben strana!
Sento un incredibile potere, sembra venire direttamente dal sottosuolo…
mai avvertito un potere tanto forte… è talmente forte che
anche chi nn ha poteri dovrebbe avvertirlo, e invece tutti sembrano
far finta di niente… è come se tutti fossero tacitamente
d’accordo nel nn parlare di questo sgradito dettaglio…
*****
Finalmente ho trovato il locale… Bronze! Ecco come si chiamava!
Che locale strano… molto… come dire… l’unica
parola che mi viene in mente è dark… in sintonia con tutta
l’allegra cittadina, direi… e con tutte le sue contraddizioni…
eppure mi ha affascinata tanto da decidermi a fermarmi… chissà
come mai… forse è meglio pensarci su bevendo una birra…
e girando un po’ per il locale…
Mi piace davvero questo posto… ci si può divertire ma anche
starsene tranquilli senza dare nell’occhio… proprio il genere
di posto che fa per me…
Mi siedo in un angolino piuttosto buio da cui si ha una buona visuale
su tutto il locale… mi piace studiare per un po’ la gente
prima di mescolarmi ad essa…
Ad un certo punto la mia attenzione è catturata da un ragazzo
che stà entrando… bello, direi quasi in modo sfacciato,
un tipo sicuro di sé. Capelli biondi, un po’ spettinati.
Gli occhi sono blu… di un blu talmente intenso che nn avevo mai
pensato potesse esistere.
Indossa dei jeans neri stracciati, una t-shirt rossa e una lunga giacca
di pelle. Senza dubbio nn è il genere di ragazzo che passa inosservato,
come mi fanno notare i numerosi sguardi femminili che lo seguono.
Si guarda attorno e sembra cercare una persona… infatti…
ora si stà dirigendo verso una ragazza bionda che balla con degli
amici. L’afferra per un braccio e la costringe a voltarsi…
È una bella ragazza, di una bellezza particolare… anche
i suoi occhi mi colpiscono… per la forma che hanno… e per
il freddo che vi leggo. C’è il gelo dentro e attorno a
lei, quello di chi nn sa amare… mentre in lui percepisco un gran
fuoco che divampa e brucia.
Nel gruppetto improvvisamente si è accesa la tensione. Lui le
dice qualcosa, sembra preoccupato… lei nn vuole starlo a sentire
e se ne va. Lui rimane lì, la osserva mentre si allontana, poi
si ferma e torna verso di lui, gli si avvicina quasi timidamente e lo
bacia, ma questa volta è lui ad allontanarla da sé.
L’afferra nuovamente per il braccio e la trascina vicino a dove
sono io, probabilmente in cerca di più tranquillità, ma
nn sa di dare a me l’occasione di ficcare il naso nei fatti loro…
nn so perché mi attirino tanto, quei due. So solo che in questo
momento tutte le mie attenzioni sono rivolte a loro.
“Buffy io sono stufo dei tuoi giochi… nn ne posso più
di questo vuoto che c’è fra me e te… sono stanco
di essere solo una bella scopata… sai qual è la novità?
Che questa volta sono io a dirti che è finita.”
“Spike ti prego… io… nn so se ce la farò senza
di te… è troppo presto”
Lui la guarda profondamente negli occhi, sembra triste… per un
attimo penso che nn ce la farà ad andarsene via… e invece,
stupendo sia me che lei, lui si volta ed esce dal locale.
Probabilmente ho perso il controllo sul mio corpo… oppure sono
impazzita… o sono ubriaca… no, ho bevuto una sola birra…
e allora perché diavolo mi sono alzata e lo stò seguendo
verso l’uscita? Perché mai dovrei interessarmi ad uno sconosciuto
visto che tutti i miei sensi mi stanno urlando nella testa *sovrannaturale,
vampiro* ? Forse sono solo curiosa…
Lo vedo allontanarsi nella notte… senza alcun dubbio è
l’uomo più sexy che io abbia mia visto… eh! Va bene!
Nn è un uomo… che differenza fa? È comunque l’essere
più sexy che io abbia mia visto… ma c’è dell’altro…
C’è qualcosa nel blu di quegli occhi che mi attira…
che mi spinge a cercare un contatto con lui… forse la tristezza,
la solitudine tanto simile alla mia.
*****
Questo impulso improvviso mi fa un po’ paura… eppure nn
riesco a fare a meno di seguirlo… ho paura di ciò che potrei
fare, ma al tempo stesso nn ho esitazioni quando lo chiamo. Lui si volta,
sorpreso di nn essersi accorto prima della mia presenza.
Nei suoi occhi c’è la stanchezza di chi ha vissuto toppo
a lungo in questo mondo e in quest’istante ho la conferma di ciò
che pensavo: è un vampiro.
Mi guarda intensamente, studiandomi, quasi curioso, quasi sfrontato…
quasi.
“Chi sei? Come sai il mio nome?”
“Prima, nel locale, ho sentito quella ragazza, Buffy, chiamarti
così”
Lui incassa il colpo… sembra stia valutando due possibilità:
andarsene con stile o scappare il più lontano possibile da lì,
da lei, dal suo ricordo.
“Nn sai ancora chi sono io… dovresti visto che io ho capito
chi sei tu”
Ora mi guarda con curiosità, mi fa cenno con la testa di seguirlo
e ci allontaniamo insieme.
*****
Vaghiamo da un po’ per le strade deserte, siamo in silenzio,
ma nn percepisco imbarazzo… è come se ognuno stesse ancora
studiando l’altro, valutando cosa può dirgli…
È Spike a rompere il silenzio per primo:
“Allora hai capito che sono un vampiro… - annuisco - come?”
“Sono una strega”
“E nn hai paura di me? Sono uno dei cattivi… sono una cosa
morta…”
Lo dice con amarezza… e… rimpianto?!?
“No che nn lo sei… - troppa enfasi! Controllati! - voglio
dire… nn sei cattivo… né una cosa… anche se
presumo che…si! Tu sia morto!”
Lui mi sorride… e io divento curiosa.
“Com’è successo?”
“Ero un poeta penoso, un ragazzo borghese… innamorato della
donna sbagliata… respinto, cuore a pezzi, incontrato altra donna
sbagliata, sbagliatissima: mi ha vampirizzato. Fine della storia. Morale?
Nn fidarti delle belle donne un po’ pazze che ti si avvicinano
nei vicoli bui… è seguito più di un secolo al suo
fianco… - dal tono sarcastico di prima ora è diventato
triste… avrei dovuto stare zitta – sangue, violenza e sesso…
a volte somministrati in dosi separate, altre no… e la cosa assurda
era che ero convinto di amarla… ho ucciso due cacciatrici per
lei… Buffy sarebbe dovuta essere la terza… e invece me ne
sono innamorato… una cosa abbastanza stupida per un vampiro, no?
Per un po’ mi sono illuso che fra di noi potesse funzionare…
ma per lei nn ero niente… ho pensato che con un’anima sarei
stato più umano ai suoi occhi… detto, fatto… torno
da lei con la mia nuova anima scintillante che nn fa altro che bruciare
nel mio petto e lei mi molla mentre abbraccio una croce per espiare
le mie colpe… piccola controindicazione: il demone nn se ne è
andato, è solo cosciente di ciò che fa… e con questo
arriviamo ad oggi e alla triste scena di prima in cui io mollo lei perché
troppo_stanco_per_continuare_ad_essere_uno_zerbino – mi guarda
sorridendo tristemente e devo ammettere che sono piuttosto agghiacciata
dal suo racconto – e tu?”
“Io? Beh… nata e cresciuta in una famiglia normale, nn sai
quanto possono essere ancora conformisti dei genitori nel XX° secolo…
quando ho iniziato ad interessarmi di magia mi hanno presa per pazza…
quando dalle teorie sono passata ai fatti mi hanno sbattuta fuori casa…
‘prima che tu ci faccia saltare per aria’… è
stata l’ultima volta che li ho visti… mi sono messa in viaggio
alla ricerca di nn so esattamente cosa… ho girato un po’
il mondo e fatto tappa nei più importanti centri mistici, aumentato
il potere… e il vuoto… mi manca il colore… il mondo
è grigio, come i suoi abitanti… e io ne faccio parte…
nn ho ancora trovato quel qualcosa in più… ma nn mi arrendo…
prima o poi riuscirò a trovare quello che cerco… e un posto
da chiamare casa…”
*****
“Se ti interessa l’occulto qui troverai sicuramente roba
che ti occuperà parecchio… forse anche il famoso pezzo
mancante e una casa… attenta xò a nn diventare un’altra
vittima della bocca dell’inferno…”
Mentre lo dice si volta e mi guarda negli occhi, e io mi illudo che
sarebbe dispiaciuto se ciò accadesse…
Improvvisamente mi rendo conto di essere a pochi centimetri dalle sue
labbra. Quando, esattamente, ci siamo avvicinati tanto? Nn ho il tempo
di trovare una risposta perché le nostre labbra si incontrano
in un bacio. Dolcissimo. Lento. Emozionante.
Quando mi stacco da lui sono senza respiro, e mi accorgo che i suoi
occhi mi fissano pieni di domande… i suoi occhi… Dio quanto
sono belli! Sono occhi in grado di incantare una persona, in grado di
farle dimenticare tutto, perdendosi nella loro profondità.
Le stesse domande che leggo nei suoi occhi improvvisamente affollano
la mia mente: cos’è stato questo bacio? Una consolazione
alle reciproche sofferenze? Un gesto di comprensione e sostegno? Un
modo per dimenticare, anche se per poco, il nostro passato e le persone
ad esso legate? È stato solo questo? Una momentanea catarsi dei
pensieri? Beh se è così ha funzionato… Dio solo
sa che ha funzionato! Che da quando sono con lui tutto mi è sembrato
aver minore importanza, tutte le pene e le preoccupazioni si sono ridimensionate,
e la mia anima ha cominciato a respirare dopo anni… e il mio cuore
a battere di gioia.
*****
È quasi l’alba… il momento che tanto ho temuto…
perché lui tornerà nella sua cripta e io nn so se lo rivedrò
mai più… e dopo questa notte ho ancora più paura
della solitudine… dopo queste poche ore passate con lui…
Gli ho parlato, prima… gli ho confessato come mi fa sentire averlo
vicino.
Lui ha sorriso.
Un sorriso commosso, sincero e felice.
Un sorriso che mi ha riempito il cuore e l’anima del desiderio
di nn perderlo… di nn allontanarmi da lui…
Ci siamo… sono quasi le 6… la notte più lunga della
mia vita stà volgendo al termine e io nn posso fare a meno di
guardare Spike, sorridendogli e sentendomi felice.
Lui mi stà ancora fissando con quei suoi occhi blu… mio
Dio potrei impazzire per quel suo sguardo… ad un tratto mi accorgo
che qualcosa è cambiato… i suoi occhi sono, incredibilmente,
più blu e più intensi che mai… possibile…
possibile che quello che vi colgo sia desiderio?
Se fosse… ma nn può essere… ormai lui si stà
voltando per andare… e se quello era desiderio… beh…
lui ha deciso di nn assecondarlo.
Mentre si volta per allontanarsi negli ultimi istanti di buio, mi prende
la mano con gentilezza, invitandomi silenziosamente a seguirlo…
sono già state dette molte parole questa notte. Ora nn servono…
bastano i nostri gesti per capirci.
Lo seguo verso la sua cripta e man mano che ci avviciniamo ad essa veniamo
colti da una certa fretta… fretta di ritrovarci, protetti dallo
sguardo indiscreto del mondo esterno, nell’intimità del
nostro abbraccio.
È così che entriamo nella cripta, con l’urgenza
di stare insieme, l’urgenza del contatto con la pelle dell’altro.
La porta si chiude rumorosamente, spinta dalla passione che ci ha infiammati,
avvinghiati disperatamente contro quel corpo di legno, mentre fuori
si accendono i primi bagliori del sole che sorge.
Continuiamo a baciarci, come se da quel bacio dipendessero le nostre
vite, in cerca di maggior contatto lo spingo verso la poltrona e mi
siedo sopra di lui, mentre con le mani scivolo lungo il suo petto, ormai
nudo, verso la cintura… in poco tempo anche quell’ostacolo
è sparito, mentre sento le sue mani slacciarmi i bottoncini del
vestito e abbassarlo. Stò cercando di slacciargli anche i jeans,
quando le sue labbra scendono sul mio collo e perdo il controllo…
lascio perdere il bottone e mi aggrappo ai suoi fianchi come per impedirmi
di cadere, colta da una forte vertigine. Lui mi guarda e mi sorride,
soddisfatto di aver già scoperto il mio punto debole e ben deciso
a sfruttarlo ancora.
Ovviamente nn può averla vinta così! Avvicino le labbra
al suo petto ben decisa a raggiungere il suo stesso traguardo…
a partire dalla pancia, risalendo vicino ai capezzoli e poi sul collo…
e così scopro che il suo punto debole… è vicino
all’orecchio! Lo mordo sensualmente vicino all’orecchio
e va letteralmente in estasi, perdendo per un attimo la forza nelle
braccia che mi tengono stretta e rischiando di farmi cadere. Ci guardiamo
sorridendo, poi lui mi solleva e mi porta verso il letto, sopra…
una bara! Beh… adattissimo al contesto… e poi nn ho molto
tempo per stupirmene, perché mi stende sul letto e poi si sdraia
sopra di me… e a quel punto tutte le mie attenzioni sono rivolte
a lui.
*****
È nuovamente sera… me ne rendo conto appena mi sveglio
fra le sue braccia… realizzo a malapena quello che è successo
prima che lui mi sollevi il volto e mi baci. Sono abbracciata a lui
sotto le lenzuola di seta e iniziano ad affiorare i ricordi di questa
lunga giornata di fatiche… ricordo il letto nella cripta, che
abbiamo abbandonato quasi subito per quello nel sotterraneo, in cerca
di maggiore intimità. Alzo leggermente la testa e mi guardo attorno
per verificare i danni della nostra passione… la maggior parte
delle candele ormai è spenta, ma riesco comunque a vedere i letto
completamente disfatto dalla nostra irruenza e le lenzuola nere macchiate
di sangue… il mio… e il suo… sesso e sangue…
la combinazione che il demone, che ancora vive in lui, preferisce…
e devo dire che anche per me è stato eccitante… qualcosa
di nuovo… come quasi tutti i giochetti in queste lunghe ore di
sole… dovevamo pur tenerci occupati in qualche modo, no? Le manette
sono ancora agganciate alla testiera del letto, mentre il segno sul
mio polso stà lentamente scomparendo… la fascia che copriva
gli occhi di Spike e scivolata sul collo, ma la cioccolata fusa, che
ho usato per torturarlo un po’, nn è stata rimossa del
tutto… mentre lo noto mi viene spontaneo sorridere… ero
convinta fosse finita… lo guardo maliziosamente mentre avvicino
le mie labbra al suo petto e tolgo anche quelle ultime gocce, poi lo
bacio per permettergli di assaporarle sulla mia bocca… già!
Mi sento molto generosa in questo momento… e deve pensarlo anche
lui da come mi guarda.
Credo di nn essere mai stata così bene con me stessa e con un’altra
persona… appoggio il viso sul suo petto e mi abbandono completamente
mentre lui mi accarezza i capelli e ci perdiamo completamente nei nostri
occhi… talmente tanto da nn sentire la porta di sopra che si apre
e una persona che entra… per lo meno finchè questa persona,
probabilmente insospettita dai vestiti sparsi al piano di sopra, nn
scende le scale.
“Spike!”
Ci voltiamo di scatto al suono di quella voce arrabbiata, ferita…
forse delusa, e riconosco la ragazza che ieri era al locare con Spike,
Buffy. C’è una debole scintilla adesso in lei, nel suo
sguardo, dove prima c’era solo il freddo… la gelosia può
essere un ottimo combustibile…
Mi giro istintivamente verso di lui e lo vedo spostare gli occhi da
lei a me, assumendo un’espressione preoccupata.
*****
Nn riesco a capire cosa significhi quell’espressione… eppure…
eppure c’è qualcosa che nn riesco a identificare, ma che
mi tranquillizza… c’è calore ed è rivolto
a me.
La cacciatrice scende gli ultimi gradini e lo guarda, guarda il nostro
campo di battaglia, o meglio ciò che ne resta, e poi guarda me,
furente, una donna ferita che vuole rivendicare una sua proprietà…
anche Spike lo capisce, capisce ciò che lei stà pensando
e istintivamente mi cinge la spalle con un braccio, stringendomi a sé…
e il mio corpo si rilassa contro il suo, in quest’abbraccio protettivo
che lui mi offre.
“E così è per questo che ieri mi hai piantata…
per passare la notte con la prima… sgualdrina… che hai trovato!”
I suoi occhi mi fulminano mentre mi sibila quelle parole, sputando veleno
su ciò che c’è stato fra me e Spike.
Eppure nn ne sono ferita: è evidente che le sue parole sono dettate
solo dalla gelosia che prova nei confronti del vampiro… al tempo
stesso sono tentata di risponderle… per orgoglio… ma questa
nn è una mia battaglia e quindi lascio che sia Spike a parlarle.
“Buffy puoi pensare quello che vuoi di me… di noi…
e comunque nn è una cosa che ti riguarda.”
“Ah! Perché adesso esiste già un *noi*… dopo
una sola notte… mentre meno di 24 ore fa mi hai detto che nn c’è
niente fra me e te… dopo anni… dopo tutto quello che c’è
stato!”
“È diverso… lei è diversa… lei ha capito
in una sola notte quello che tu per anni nn hai voluto ammettere…
e comunque nn devo spiegazioni a te… tu hai avuto un’occasione
molto tempo fa… e poi un’altra ed un’altra ancora…
cos’è che c’è stato di preciso fra me e te,
Buffy? Ci sono stato io, ma tu? Tu nn ci sei mai stata veramente…
c’era solo il tuo corpo con me… e questo nn basta in una
relazione… hai giocato con me… con i miei sentimenti…
beh ormai è tardi per ripensarci… ora se nn ti dispiace…
ma anche se ti dispiace… vattene.”
Vedo Buffy andarsene dalla cripta tentando, con scarso risultato, di
trattenere le lacrime. Mi giro verso il mio amante e lo guardo, cercando
di capire ciò che prova in questo momento.
“Pensi veramente ciò che hai detto?”
Lui sembra riscuotersi dai suoi pensieri:
“Uh? A che proposito?”
“A proposito di noi… esiste un noi?”
Il suo sguardo, quasi preoccupato di un mio possibile rifiuto, mi commuove…
“Esisterà se tu lo vorrai… so che nn sarà
facile… in fondo, anche stanotte, hai visto che rimane ancora
molto del demone in me… e se tu nn te la senti di affrontare questa
cosa…”
“Spike… hai finito di dire cose senza senso? In te c’è
un demone, è vero, e nessuno può negarlo… ma rimane
ancora molto anche dell’uomo che eri… che sei… avere
un’anima nn significa che tutto il male in noi sparisce…
ma solo averne coscienza… quanti uomini commettono azioni atroci?
Dovrei pensare che nn hanno un’anima?”
Spike mi guarda un po’ imbarazzato, poi abbassa gli occhi e finge
di mettere il broncio.
“Potrebbero nn averla, in effetti…”
Devo trattenere le risate mentre prendo il suo volto fra le mani costringendolo
a guardarmi… e anche i suoi occhi mi sorridono, parlandomi di
come si sente in questo momento.
“Hey… io voglio essere al tuo fianco ogni giorno…
o notte… per vedere come deciderai di vivere… - a questo
punto nn riesco più a trattenere un sorriso – poi tanto
sono sempre in tempo ad ripensarci, no?”
I suoi occhi si illuminano ancora di più , mentre mi afferra
per la vita e mi tira nuovamente sotto le lenzuola.
“E no! Ormai hai fatto la tua scelta e io nn ti lascerò
più andare via!”
“Dovrai trovare un argomento convincente per trattenermi, allora…”
“Potrei avere un’idea…”
Mi sorride maliziosamente e mi bacia sulle spalle, mentre la felicità
mi sommerge come un’onda, facendomi ridere fra i suoi capelli.
Fine
Post scriptum dell’autrice:
Spero che la storia vi sia piaciuta… a parte questo… vorrei
precisare che nn sono una strega e quella che ho scritto *nn* è
la mia storia personale… essendo una ff ci ho messo un po’
di fantasia… in fondo così e più bello, no?
Ve l’immaginate una persona assolutamente normale al fianco di
Spike? Io, sinceramente, no…
Baci baci Pan
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