.:: Intervista a James Marsters da TV Zone ::.

Da TV Zone #164

[Traduzione di Raffa per www.bloodylove.com, grazie a Dru per la segnalazione. Accreditamemi e chiedete se volete riportarla altrove]

Di John Reading

James Marsters ha passato la miglior parte degli ultimi 5 anni a recitare la parte di Spike il vampiro che tutti hanno amato odiare e odiato amare nella serie appena conclusa 'Buffy the Vampire Slayer'. Marsters non aveva visto arrivare tutto ciò, era arrivato sul set per starci poco tempo. Tornato qualche volta di più alla fine si è trovato imbarcato a bordo della serie come membro regolare, personaggio preferito dai fan e, sorprendemente, ragazzo e compagno di letto di Buffy.

"Fin dall'inizio ci fu una reazione molto positiva al personaggio, sia da parte dei fan che da parte della rete e della gente sul set", ricorda Marsters "Joss mi tirò da parte e disse 'Non ti esaltare troppo amico mio, sei qui per morire. Cerco di evitare di diventare come Scooby Doo dove compare un nuovo cattivo ogni settimana e muore subito. Quindi svilupperemo i cattivi un po' di più, per poi farli morire. Quindi, morirai. Non ti mettere troppo comodo'. Per cui questa era la preparazione che mi era stata data. Una volta è venuto da me e cercava di aiutarmi a comprendere il suo stile di scrittura e quello di cui lui aveva bisogno dagli attori. Quello di cui ha bisogno è una recitazione molto asciutta di quanto scrive e di quanto scrivono gli autori ingaggiati da lui. Se fai dei commenti, o se i personaggi si rendono conto di quanto siano spigliati, allora va tutto all'inferno. Una volta è venuto da me e mi ha detto 'Per favore un po' meno Lawrence Olivier e un po' più Tim Roth'. Mi sono basato su di questo per un po' di tempo. Giravo per il set per un po' dicendo le parole "Smettila di recitare, smettila di recitare, smettila!"


Ogni anno gli spettatori di Buffy aspettavano che succedesse qualcosa. Spike doveva morire, no? Marsters stesso pensava fosse solo una questione di tempo, "Sì, è vero" ammette, "noi cattivi e personaggi secondari andiamo a leggere l'ultima pagina della sceneggiatura per prima e dalla nostra ultima battuta capiamo se moriremo o no e se non lo facciamo possiamo rilassarci e leggere tutto. Comunque sì, per ogni singola sceneggiatura mi preoccupavo di quello." Sebbene si fosse molto più avanti nella serie qualcuno pensò vedendo "Seeing Red" che questo potesse portare alla morte di Spike. In questo episodio verso la fine della sesta stagione, incapace di strappare una qualsiasi espressione di amore da Buffy, Spike tento di violentarla, "Quella è stata una delle cose più dure che io abbia mai fatto nella mia vita, la scena del bagno l'anno scorso" dice l'attore. "Probabilmente è il peggior giorno della mia vita che io possa ricordare. Non credo che vorrò mai più fare una scena come quella per tutto il resto delal mia vita. Allo stesso momento però, artisticamente, ne sono molto orgoglioso".

"Credo che ci sia stata un po' di frustrazione da parte dell'autore. Continuavano a dipingere questo tizio come un cattivo, e la sua relazione con Buffy qualcosa di estremamente pericoloso per lei e per la gente attorno a lei e io non sono sicuro che i fan reagissero davvero in quel modo. Per cui hanno spinto la busta più in là che potevano finché non s'è rotta. So che quell'episodio ha fatto incazzare molta gente, ma questo era il pericolo con Spike, questa era la cosa che non mi metteva a mio agio, cioè che se un uomo è crudele con la gente allora lo sarà anche con la sua donna e questo è un fatto che molte donne non vogliono vedere. La maggior parte delle donne che sono attratte da quel genere di uomo non vuole ammetterlo.

Per cui per quello Spike era in pericolo di diventare una menzogna davvero pericolosa, una fantasia del crudele assassino che tratta la propria donna come una regina e queste cose non esistono nel mondo reale. Era questa la cosa che non mi metteva a mio agio a farne parte. Per cui sono davvero contento che abbiamo fatto quell'episodio perché credo che sotto tutti i denti e il sangue e gli incantesimi delle streghe, alla fine parliamo della verità, che i buoni possono vincere, ma restano segnati, e che la lotta per il bene è una lotta che vale la pena portare avanti. A Hollywood puoi fare molti soldi dicendo bugie. Puoi scrivere molte storie basate su bugie confortanti. Ma Joss e Marti non l'hanno mai fatto. Si sono preoccupati molto di più di far sentire la gente in disagio piuttosto che di farla sentire in pace con loro stessi, per cui l'episodio ha fatto incazzare la gente, ma nella stessa maniera in cui ammettere che il tuo ragazzo è davvero un delinquente ti fa incazzare. Non vuoi essere forzato ad ammettere una cosa così.

Gli altri personaggi hanno visto i loro desideri realizzati alla fine, quando Spike da tutto se stesso nel finale della serie "Chosen".
Marsters ricorda la sua improbabile reazione alla lettura della sceneggiatura, nella recitazione delle sue scene e nel fatto che pensava nel grande momento "Era interessante perché in tutto l'episodio dicevo 'Non capisco. Dannazione, fa schifo'" ride. "Mi ero costruito mentalmente l'esperienza di recitare il finale, perché avevo voglia di lavorare con Joss tutto il tempo che ho lavorato in Buffy, e Spike non è realmente, come ho già detto prima, strutturalmente al centro di tutto nel telefilm. Se lo portate alla luce del giorno troppo e lo inserite nella Scooby Gang allora sbiadisce un po'. Per cui quando Joss scrive e dirige un episodio, in genere torna alla struttura originale, il che vuol dire che io non ci sono molto. E questo mi va bene, ma vuole anche dire che alla fine non abbiamo mai avuto tanto tempo per lavorare molto insieme, come attore e regista. Poi arriva questa sceneggiatura, ed io ho questa succosa scena ed un paio di altre, ed ero davvero molto triste, ma come succede spesso con gli attori, se cerchi troppo di ottenere qualcosa, non l'avrai mai. Joss continuava a dirmi 'Non ti preoccupare, sei fantastico! Non sarei passato oltre se non fossi stato contento. Mi stai dando tutto quello di cui ho bisogno'. Credo che io stessi cercando l'esperienza perfetta, ma recitare alla fine non è mai così. Non fai mai tutto completamente giusto per tutto il tempo, perché non hai quattro settimane di prove per poter preparare tutto. Per cui credo di essermelo costruito troppo nella mia testa".

E poi c'è quello scambio con Buffy... Marsters ci dice il pezzo più importante della loro conversazione "Lei dice 'Ti amo' e lui risponde 'No, non è vero, ma grazie per avermelo detto'. Ora, per costruire questo momento hanno speso un trillione di dollari. Credo che Joss stesse cercando di costruire un momento dove Buffy, ancora una volta, non può avere l'amore che una normale giovane donna può avere a causa del suo lavoro. È così fino alla fine, e sono stato felice di essere stato lì in quel momento".

- Spike e la sorellina

Spike non è mai andato troppo d'accordo con gli altri membri della Scooby Gang. Xander non si è mai fidato davvero di lui, e nemmeno Willow o Anya, sebbene con Anya abbia avuto una piccola relazione quando si sono trovati entrambi infuriati con i propri compagni. A Dawn invece piaceva Spike, almeno fino agli eventi di 'Seeing Red', che le hanno aperto gli occhi sulla sua possibile vera natura.
"Credo che sia stata una mossa intelligente quella di non avere Spike troppo connesso con gli altri membri della Gang ed anzi farlo odiare da loro" commenta Marsters.
"Dawn aveva senso perché è così dannatamente innocente, e perché non ne sapeva nulla. La Scooby Gang aveva visto il male. Sapevano che faccia avesse, ed è quella di Spike per cui uccidiamolo. Questo era un po' il problema, avere Spike nel cast. Spike funzionava davvero molto bene come nota di colore nel quadro, e se cercavi di portarlo in luce ed includerlo nelle scene corali degli Scooby, allora si appiattiva un po'. All'inizio della quarta stagione, quando c'eravamo sia io che la Scooby Gang e si parlava di cosa fare riguardo al mostro di turno, io stavo sempre staccato dagli altri personaggi, in un angolo. Sentivo che così sarebbe stato più reale. Per cui credo che sia giusto, con l'eccezione di Dawn, che non si sia scritto altro sulle relazioni con gli altri personaggi.

- Vita dopo Buffy?

Ora che Buffy è finito Marsters entra in una nuova fase della sua carriera. Suona con la sua band Ghost of the Robot e pensa a che ruolo recitare ora... e sì, a Marsters non dispiacerebbe riprendere il ruolo di Spike nella serie sorella di 'Buffy', 'Angel'. "Ho già rifiutato un progetto, e sono in negoziazione per un altro che potrebbe accadere o no" dice, "Per cui sto facendo diventare matti i miei manager. Sono sempre stato molto pignolo sui ruoli. Credo che sia perché forse sono così fiero di Buffy, sono io stesso un fan della serie e mi trovo decisamente bene per quanto riguarda i soldi. La serie mi ha messo in una condizione tale da poter chiedere una buona paga come attore. Potrei fare recitazioni della stessa qualità, ma se poi lo show non fosse soddisfacente non si noterebbe. Ci sono tanti ottimi attori nelle serie TV dei quali non ci si renderà mai conto di quanto bravi siano. Spike era un ruolo in cui potevo dare sempre il meglio di me e credo che l'errore che potrei fare ora sia quello di farmi prendere dal panico ed accettare un lavoro qualsiasi pur di lavorare. Credo che francamente ci saranno uno o due anni ora dove lavorerò poco e più leggermente perché, curiosamente, devo farmi conoscere dalla gente. Non sono biondo e non sono inglese e non faccio tutte quelle facce tutto il tempo.
Credo che una volta che la gente mi avrà visto in altri ruoli con la mia voce normale e i miei capelli ed una personalità che è più vicina alla mia allora si renderanno conto che posso spaziare in ruoli diversi e diventerò papabile. Ci vorrà un po'.

[N.d.Raffa: Chiaramente questa intervista è stata rilasciata prima che James e la Mutant Enemy raggiungessero un accordo per la sua partecipazione alla quinta stagione di 'Angel']

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