.:: Intervista a James Marsters da Dreamwatch ::.Da Dreamwatch, Luglio 2003 [Traduzione di Laurahathi (grazie!) per www.bloodylove.com,
se volete riportarla altrove chiedete il permesso] James Marsters era morto quando questa intervista ha avuto luogo, ma ora e’ soltanto nel limbo. Cioè a dire, che Spike e’ morto in Chosen, il finale della seri di BTVS, ma prima che quell’episodio potesse essere trasmesso la WB ha annunciato che Marsters – e Spike – avrebbe preso baracca e burattini e di sarebbe trasferito in AtS, che il network ha rinnovato per una quinta stagione. E’ stato un lungo viaggio per Spike, un viaggio che l’attore James Marsters è stato felice di rivivere per Dreamwatch mentre ci raccontava con infiniti dettagli della parabola di Spike nel corso dei suoi giorni in Buffy. “Non sono sicuro che Joss avesse consapevolmente un progetto su Spike”, dice Marsters, riferendosi al creatore di Buffy ed Angel, Joss Whedon, l’uomo che lo ha assunto, lo ha fatto diventare un regolare, lo ha ucciso e poi lo ha riassunto. “Non so se lui aveva già sviluppato l’intero corso della storia nelle sue linee principali, quando mi ha assunto o quando per la prima volta ha sviluppato il personaggio su carta. Io penso che Spike prima fosse destinato ad essere un giocattolo usa e getta per Drusilla. Era Drusilla il personaggio principale, penso, e, questo non l’ho chiesto a Joss, ma la mia sensazione è che Angel sarebbe diventato cattivo dopo aver fatto l’amore con Buffy e avrebbe preso una nuova ragazza, come spesso succede al liceo. Quella ragazza sarebbe stata Drusilla. Mi sentivo che lui mi avrebbe ucciso come una delle sue prime azioni di demoniaca e perversità. Poi sono diventato un cattivo usa e getta, e dico usa e getta perché nell’universo di Joss il lato demoniaco non è affascinate, figo (cool). La malvagità è qualcosa che deve essere spazzata via. Questo è uno dei motivi per cui i vampiri nello spettacolo sono brutti. L’unico vampiro ad avere la sua faccetta carina e i suoi denti aguzzi era lo stesso Dracula. Il resto di noi quando diventa vampiro ci si aspetta che spaventi o almeno che sia disgustoso, davvero. [ndL: ma quando mai disgustoso?!?] Quindi hanno costruito il personaggio come estremamente pericoloso ed estremamente affascinante. Non penso che lo avrebbero sviluppato così tanto se non avessero avuto in mente di ucciderlo. Ma non lo hanno fatto, e io ho finito la stagione.” Essendo sopravvissuto per l’intero anno, Marsters ha pensato che i suoi giorni come Spike fossero limitati e contati. “Che cos’era? La seconda stagione? E questo è quello che era. Il mio ruolo era terminato e davvero non c’erano progetti per tornare indietro,” ammette l’attore. “Joss spesso fa tornare qualche personaggio per un episodio, così ha progettato un episodio in cui Spike e Dru tornavano in città. Fortunatamente per me e sfortunatamente per Juliet Landau, lei non era disponibile. Era occupata a fare un film, e così Joss ha riscritto quell’episodio perché fosse più centrato su Spike. Ha scoperto che Spike era davvero abbastanza pieno di dispiaceri. Quando lo abbiamo visto nella terza stagione era un tizio ubriacone e col cuore spezzato, davvero, e ho fatto solo un episodio in quella stagione.” L’apparizione fugace come ospite era solo per mettere le basi per Marsters per un ritorno più definitivo in Buffy. “E’ stato guardando quell’episodio formarsi e vedendo che io davvero volevo abbracciare quel lato del personaggio che Joss si è interessato per farmi continuare come regolare. E’ stato solo quando Spike è diventato ridicolo e vulnerabile e probabilmente meno sexy e meno pericoloso [impossibile che lui sia meno sexy] che Joss ha effettivamente pensato “Bhe, hey, questa è una persona con cui posso esplorare l’umanità” Così, quando sono arrivato nello spettacolo a tempo pieno hanno davvero centrato l’attenzione su questa specie di vampiro senza denti. Hanno messo un chip nella mia testa ed era come guardare qualcuno completamente staccato dalla sorgente della sua forza. Lo vedi che sta davvero male, e a quel punto io ero davvero, dal punto di vista funzionale e strutturale, il vicino eccentrico. Io sarei dovuto entrare un paio di volte in ogni episodio, per agitare un po’ la scena e poi sparire. Per un po’ è stato bello.” Quell’approccio però sarebbe stato interessante solo per un breve periodo, sia per l’attore che per gli spettatori. Marsters sapeva che se Spike doveva rimanere nello spettacolo, il personaggio avrebbe dovuto essere sviluppato ulteriormente. “Mi sono preoccupato quando mi hanno messo nei panni di Xander ma quello è stato l’unico momento in cui ho rischiato di esser cacciato da Buffy,” continua Marsters. “Avevo una camicia hawaiana nel provino del make-up, e mi stavo incazzando “Pensavo di dover impersonare Spike. Non sapevo che avrei impersonato Urkel.” A Joss ne è arrivata la voce, e questo è successo prima che mi conoscesse a fondo. Io non sono davvero uno che si lamenta sul set, ma lui è impazzito. Diceva cose tipo, “Quell’ingrato, è licenziato.” Ma fortunatamente non è successo.” Ciò che ha salvato Spike ed ha garantito a Marsters un lavoro per alcuni anni ancora è stata la deccisone di Whedon di mettere Spike dove prima stava Angel. “Poi c’è stata l’idea di unire Buffy e Spike, e questo è cominciato nella quinta stagione ed è arrivato al culmine nella sesta stagione. Io avevo l’idea che Spike dovesse innamorarsi di Buffy perché pensavo, nella mia testa, che forse il chip non era la scelta migliore,” reclama Marsters. “Io pensavo che sarebbe stato più interessante se lui avesse avuto una vera ragione psicologica per volersi redimere, vedre il ragazzo dover scegliere di essere buono e vedere quanto questo potesse essere frustrante. Non ho mai pensato che Buffy dovesse contraccambiare. Pensavo solo che lei lo dovesse far soffrire per tutto il tempo, e ho detto tutto ciò a Joss. [ah, ma bravo, allora e’ tua l’idea!?!? ma io ti ammazzo quando ti rivedo… eheheh] Lui ha tipo strizzato l’occhio e ha detto, “Bhe, sai, io sto scrivendo lo spettacolo e ho qualcosa di un pochino più interessante di questo.” Così lui è diventato quello che ama di cuore, sinceramente.” Essere quello che ama non sarebbe stato facile per un personaggio come Spike, e non c’era gusto nel replicare la storia Angel-Buffy, quindi è stata fatta una scelta diversa. “Hanno preso una svolta oscura nella sesta stagione,” nota Marsters. “Sono diventato il fidanzato malsano che molte ragazze hanno nella loro vita [magari], il cattivo ragazzo che può essere davvero sexy e pericoloso, che fa’ esplodere le loro capacità sessuali [magari] ma con cui alla fine le ragazze si bruciano [e fammi bruciare in pace!]. Questa linea della storia è terminata drammaticamente, pensavo che il personaggio avrebbe dovuto essere ucciso. Non sapevo se sarebbe stato redimibile dopo la sesta stagione.” [e che palle, ancora la storia dello stupro, basta….. eheheh] Questo dubbio è stato rapidamente superato quando Buffy è entrato nella sua stagione finale e gli scrittori hanno visto un nuovo ruolo, cruciale, per Spike, nel momento cruciale della serie. “La redenzione era semplicemente troppo allettante per questi scrittori e hanno deciso di arrivarci e dargli un’anima. [non una qualsiasi la sua, la capite la differenza?!?!?!] Così, in questa ultima stagione, lui stava compiendo il cammino dell’uomo redento o dell’uomo che sta cercando di ottenere la possibilità di redimersi. La questione era: come puoi redimerti dopo 400 anni di assassinii?” [ma non ne aveva solo 200 circa?] Mentre si svolgeva la settima stagione nessuno sapeva di sicura cosa
il futuro riservasse a Spike, Buffy o alla serie stessa. Si erano diffuse
voci che lo spettacolo sarebbe terminato mentre era ancora al culmine
della popolarità, poi però si disse che Whedon avrebbe
potuto provare a girare un’altra stagione. Whedon, il co-produttore esecutivo Marti Noxon e il resto del gruppo di scrittori di Buffy hanno sempre saputo che lo spettacolo sarebbe potuto finire con l’episodio finale della settima serie. Quando è stata divulgata ufficialmente la notizia che la fine era vicina, si sono messi a costruire un crescendo. Il Primo è diventato più minaccioso, il perfido Caleb ha provocato distruzioni a Sunnydale e Angel è tornato a dare una mane. E poi, nell’ultimo episodio, Chosen, tutto l’inferno viene distrutto. E quando la polvere si posa, Anya e Spike sono morti. “Io volevo che lui si guadagnasse definitivamente il suo riscatto,” spiega Marsters. “Non appena è andato in quella direzione, ho pensato che l’unica cosa soddisfacente per lui era fare almeno un coraggioso sforzo per redimersi, per mostrare sinceramente che stava dando tutto se’ stesso [bastava meno, no? noi ci credevamo lo stesso…]. Come puoi riscattarti da un’intera vita di assassinii e non provare dolore per questo? Il pubblico poteva volermi riscattato, Joss poteva volermi riscattato e io potevo volere che il personaggio si riscattasse, ma quando provi a farlo in una serie settimanale da un’ora e quello che è successo prima è che lui ha assassinato gente per centinaia di anni [e vabbe’, sono solo 2 centinaia…], diventa un po’ rischioso. Questo è esattamente quello che Joss fa’ meglio. Lui fa’ l’impossibile, e fa’ le cose che gli altri scrittori dicono ‘No, bhe, non puoi fare questo davvero’. [e magari ogni tanto non lo facesse…]” Per Marsters, quel finale è ciò che lui e Joss Whedon sono andati costruendo per un paio di anni. [e lo dici pure, e non ti vergogni??????] “Impegnarsi per quella risonanza emotiva è proprio quello che fanno gli artisti, e noi non dovevamo esitare. Penso che il riscatto di Spike fosse qualcosa che la gente nel suo cuore voleva da molto tempo. [ma va? sei intuitivo…] Ho visto un sacco di magliette in giro con la scritta ‘Amore, Riscatto, Spike’. [la vogliooooooooo] L’amore di Spike per Buffy lo ha mandato in viaggio per riprendersi la sua anima. [bravo, la SUA] Questo è stato molto, molto più doloroso di quanto lui si aspettasse, e lo ha davvero fatto impazzire. Lui ha davvero cominciato a capire che una buona parte dell’essere umani consiste nel vergognarsi di se’. Io penso che lui volesse davvero salvarsi, non per Buffy, ma per se’ stesso.” “Non puoi cambiare realmente te stesso per qualcun altro,” conclude Marsters, che passerà parte della sua estate in giro con la sua band, i Ghost of the Robot, e che dovrà cominciare il lavoro con AtS alla fine dell’estate. “Alla fine devi farlo davvero per te stesso. Penso Che avrei detto che lui non lo avrebbe fatto per Buffy alla fine dell’ultima stagione, ma dovo avre passato questa stagione, penso che lui volesse diventare una persona migliore per se’ stesso. E ci è riuscito.” [lacrime e traggedia… snif snif snif!!!]
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