.:: Resoconto di Francy & Chiara ::.

28 giugno 2002

Iniziamo a raccontare questa nostra avventura durata solo 3 giorni. Partimmo piene di speranza senza aver avuto neanche il tempo di organizzarci, completamente all’avventura, da Perugia con il primo treno per prendre la coincidenza a Milano delle 23 per arrivare a Parigi Bercy alle 8:15!!! Penserete: “Oddio ma si dovevano ridurre proprio agli ultimi giorni?!” Ebbene sì! Anche se ne eravamo venute a conoscenza solo dieci giorni prima, non avendo la carta di credito (speriamo di non essere le uniche L ;p ) avevamo cercato di prenotare per telefono (caro vecchio metodo) sperando così di supplire alla nostra mancanza tecnologica! Avevamo infatti sentito, sia lunedì che mercoledì della stessa settimana, il negozio parigino “Album” per prenotare i biglietti; ci risposero che non era possibile fare la prenotazione per telefono ma ci rassicurarono che per il 28 non c’erano problemi mentre per il 29 (il giorno del concerto) si correvano più rischi di trovare o pochi biglietti o nessuno. Intanto attraverso internet postammo nei vari board per cercare dei biglietti in vendita per entrambi i giorni e così entrammo in contatto con Raffaella con cui poi ci siamo date appuntamento alla stazione di Milano Centrale avendo entrambe riservato le cuccette casualmente sullo stesso treno!!! Dopo 13 ore di treno (Chiara e Beba-l’amica che era partita insieme a Raffaella-non dormirono ma chiacchierarono di [pensate un po’ ;p] Btvs e Ats) arrivammo alle 8:45 (mezz’ora di ritardo tanto per gradire) : noi ci dirigemmo di corsa con tutti i nostri bagagli al negozio Album, mentre Raffaella e Beba andarono direttamente all’albergo (N.B. noi eravamo ancora senza un tetto, neanche un letto, assicurato!!). Ci trovammo di fronte all’entrata :“Chiuso-apertura dopo le 11!”. “Ok! nessun problema; sono solo le 8:55 e per vedere James vale la pena attendere 2h”. Pensando così facemmo un giro all’interno del villaggio Bercy (dove si trova il negozio) e scoprimmo una seconda entrata (si trova sul lato opposto, su una strada che costeggia il villaggio che è una zona pedonale) chiusa anch’essa ma con almeno 30/40 persone in fila !!!! Per la prima ora pensammo che fossero tutti in fila per prendere i biglietti (noi tapine L) ma dopo si accese la lampadina : la verità nuda e cruda apparve ai nostri occhi!! Erano in fila per prendere il posto per la sessione d’autografi delle 15:00!! Chiedemmo alle ragazze vicino a noi informazioni su come fosse organizzato il tutto ma era come se stessimo parlando al vento (ma la lingua inglese si studia solo in Italia?!) se non fosse stato per una ragazza inglese (quella con i capelli mori e corti e occhiali accanto a Chiara nella foto di gruppo) la quale ci spiegò un po’ come si svolgono di solito tali incontri!!! per quanto siamo organizzate e ben “informate” sul mondo del pattinaggio su ghiaccio (sport che seguiamo dalla tv dalle Olimpiadi’92 e dal vivo dagli europei’98 svoltisi a Milano) siamo ugualmente “spaesate” sulle convection con attori!! Alle ore 11 ci avviciniamo all’entrata, pregando che ci fossero ancora dei biglietti -ce ne bastava anche uno visto che Raffaella aveva un biglietto in più: sorpresa era ancora chiusa e così bussammo al vetro. Tra i vari addetti c’era solo un ragazzo che capiva l’inglese e che riusciva a risponderci in modo molto stentato ma abbastanza chiaro per capire che i biglietti per quel giorno erano finiti. Con il tono gentile ed affabile da “veri politici” chiedemmo come fosse possibile visto che per telefono, sia mercoledì a noi che giovedì a Raffaella, avevano assicurato un’abbondanza tale da non farci preoccupare. Dato che i biglietti per il 28 si potevano acquistare solo di persona al negozio, volevamo sapere come in solo pomeriggio anzi in una sola ora (dalle 19:00 alle 20:00) avessero venduto tutta quella “miriade” di biglietti!!! Avevamo infine espresso il desiderio di pagare ugualmente i 20€ per entrare anche senza il pacchetto sorpresa incluso nel prezzo poiché venivamo dall’Italia e non da dietro l’angolo :’( ma non sentirono ragione. Ci demoralizzammo un po’ ma non tanto da demordere, ritornando così ai nostri posti nella fila (che intanto stava diventando un fiume!!) dove ci raggiunsero Raffaella e Beba ritornate vincitrici dalla loro ricerca di un albergo. Noi avevamo fatto una ricerca in internet per trovare ostelli economici ma era tutto pieno: oltre a James and Co. in quello stesso week end si svolgeva il gay pride con un’affluenza da record. Nessun problema (non useremo mai più e tanto meno oseranno entrare nei nostri pensieri tali parole!!) vicino Parigi c’è una nostra amica fan del pattinaggio così saremmo andate da lei visto il suo invito sempre valido. Sfortunatamente non riuscimmo a contattarla prima della partenza ma speravamo di riuscirci il 28 in modo tale da avere un letto x la notte. Tranquillamente continuammo a restare in fila, conoscendo nel frattempo altre fans, alcune delle quali erano state alla convection tenutasi in Inghilterra il week end precedente !!! tra queste c’era un’italiana, Lucia alias Ostile17 divenuta il nostro mito da emulare !!!! WOW !!!! Che bello parlare, vedere foto e giornali con persone con il tuo stesso interesse (James, James, James…) senza passare per delle “aliene” –ci capita lo stesso quando parliamo di pattinaggio su ghiaccio!!! Si avvicinava intanto l’ora X e gli ormoni si stavano già agitando; con Raffaella e Beba pensammo ad un piano d’attacco: se non potevamo entrare, almeno fuori eravamo libere di beccarlo (anche se a tutto c’è un limite ;p!!). Così piazzammo ad entrambi gli ingressi del negozio una macchina fotografica ed una videocamera, le coppie erano: Chiara (videocamera)/Raffaella (macchina fotografica) all’entrata sul viale pedonale all’interno del village e Francesca (macchina fotografica)/Beba (videocamera) all’entrata sul viale esterno con tutte le altre persone in fila e non. Erano le 13 ed il via vai tra i due ingressi si stava facendo sentire (odiammo i nostri babgagli anche se consistevano in uno zaino ed in una borsetta a testa); intanto per consolarci prendemmo alcune riviste, il poster di Spike e importantissimo i 2 biglietti per il concerto, quelli più difficili da trovare anzi quasi impossibili!! Il vociare aumentava e le voci che James sarebbe arrivato dalla strada esterna cioè dall’entrata principale (come l’anno precedente-a saperlo!!!-) si facevano sempre più insistenti fino a che un buttafuori ci giurò e stragiurò che sarebbe veramente arrivato dall’ingresso principale. Noi comunque rimanemmo ai nostri posti “di combattimento”. Alla fine, alle 14:45 circa, arrivò James, jeans scuri e camicia blue. Tale spettacolo “da infarto” fu riservato alla coppia Chiara/Raffaella, ad altre poche ragazze ed alla decina di guardie del corpo (mai visto nei nostri “miseri” 28 anni tanta “prestanza” se così si vuol chiamare un colosso di carne ed ossa!). E’ durato veramente il tempo di un secondo: James entrò nel negozio rapido e silenzioso come il modo di fare di Spike nell’attaccare la preda!!! non ci restò altro da fare che attendere cinque ore, il tempo della durata della sessione d’autografi, per rivederlo. Andammo un po’ in giro per il village ancora incredule che fosse accaduto e che stessimo veramente a Parigi!!!! Intanto ci vedemmo il filmato, durata un secondo ma abbastanza da farci sospirare, pensando al piano per “beccarlo”alla fine. Raffaella e Beba decisero di andare in stanza (erano riuscite a trovarla in un albergo nella piazza di fronte all’entrata principale del negozio) mentre noi provavamo a chiamare la nostra amica riuscendo a parlare solamente con la sua segreteria telefonica. Rimanendo perplesse sul da farsi, decidemmo di raggiungere Raffaella e Beba in camera per vederci in televisione il filmato appena registrato, anzi sarebbe meglio dire il fotogramma visto la durata ma lo vedemmo almeno per mezz’ora ogni volta con una partecipazione crescente!!! Quando furono le 17 ritornammo in strada e Francesca con una fan tedesca Sonja si rimisero in fila sperando di entrare in extremis ma fu del tutto inutile. Riprendemmo le stesse posizioni d’attacco per non disporre malamente la sorte. Alle ore 19 (minuto più minuto meno ormai il tempo era divenuto un concetto a noi estraneo L L ) James uscì da dove era entrato e così di nuovo la coppia Chiara/Raffaella immortalò il momento topico (l’uscita!!!) riuscendo pure a dirgli qualcosa e ottenedo per un secondo la sua attenzione!!! J J panico, sudore e palpitazione : James, James ogni parte di noi urlava il suo nome !!! Chiara e Raffaella avevano constatato di persona mentre Francesca e Beba attraverso la ripresa (fa onore anch’essa) che il suo fascino era indiscusso e contaggioso. Ritornammo in camera per vedere il filmato in tv dopo aver salutato le altre fans (incollate sullo schermo della nostra videocamera) e preso accordi con Lucia per il giorno seguente!! Erano le 20 quando decidemmo di sospendere le chiacchiere poiché noi dovevamo trovare ancora una sistemazione per la notte. Così prendemmo i mezzi (una metropolitana urbana ed una extraurbana) per andare direttamente a casa della nostra amica, che dista un’ora da Parigi, anche se non eravamo riuscite a contattarla fino a quell’ora (lei normalmente per le 21/21:30 rientra a casa). Per i 2 biglietti a/r pagammo 28€ oltre al carnet di 10 viaggi acquistato appena arrivate (amara sorpresa : non esisteva più la carta orange dei 3 giorni con scelta delle zone della città, per cui o si acquistava un carnet o un abbonamento mensile L ) ma pensammo: “ok! prendiamoli, perchè andare a dormire in albergo anche se per una sola notte ci verebbe a costare di più!!” . Così mentre prendevamo la metro e durante tutto il tragitto con il cellulare continuammo a chiamarla senza alcun esito. Arrivammo alle 21:30 e ci informammo dei treni per la mattina successiva e per evenienza dell’ultimo treno della notte per Parigi (era alle 22:35!). Ci incamminammo di fretta sempre con i nostri “amati” bagagli in direzione della casa della nostra amica, chiedendo via via informazioni per eventuali alberghi nella zona. Risultato: un manico della borsa si ruppe (come si suol dire, proprio sul più bello!!), 100 metri in 10 secondi erano per noi una “bazzecola”, alberghi vicini neanche l’ombra e la nostra amica “desparesidos” !!! Ci indicarono un albergo un po’ fuori mano (erano le 21:45) ma questione di 5 minuti visto che parte della strada ne avevamo già percorsa. Seguimmo le indicazioni e non trovammo nulla : “strano eppure era girare subito a sinistra poi sempre dritto ed al primo incrocio grande con semaforo girare a destra (comunque incrocio o senza incrocio era la terza strada a destra) e da lì 100/200 mt alla meta!!” semplici come indicazioni ma la meta si faceva sempre più distante e l’ora fatidica sempre più minacciosamente vicina. Tornammo al punto dove avevamo chiesto le ultime informazioni, erano le 21:55! Chiedemmo ulteriori indicazioni a due ragazzi, non parlavano inglese e così chiesero aiuto alle rispettive fidanzate: una di loro conoseva l’inglese ed impietositisi ci accompagnarono in macchina “costringendo” un ragazzo non solo a cedere il suo posto in auto ma a raggiungerli a piedi! Ci scaricarono sempre con i nostri “amati” bagagli davanti all’ingresso, il tempo di rapidi saluti e ringraziamenti vari e via alla reception. C’era un’unica stanza con un letto ed un lettino da far fuoriuscire chissà da dove, tutto per la modica cifra di 50€ “offerta speciale”!! Ci demmo uno sguardo d’intesa, più che altro un modo per interrogarci “riusciamo a prendere il treno delle 22:35? ci è rimasto un po’ di fiato, dei piedi e soprattutto del tempo?!” uno sguardo all’orologio segnava le 22:15. Si, forse si. Declinammo la stanza e via di nuovo impegnate in una corsa contro il tempo: O LA VITA O LA MORTE anzi O JAMES O LA MORTE!!! questo era il nostro motto e così in preda alla forza della disperazione, riuscimmo ad arrivare alla stazione, fracide di sudore e con un affanno da renderci mute!!! Ritornammo a Parigi alle 23:45 : “che fare?!” Telefonammo a Raffaella (sapevamo che era tardi ma non ancora un orario da farci togliere il saluto) per chiederle di lasciare alcuni bagagli in modo da girare allegerite (come fu difficile separci dai nostri sempre più “amati” bagagli ;p ) in cerca di un albergo, tanto li avremmo ripresi la mattina dopo!!! Gentilissima (anche Beba che divideva la stanza con lei) ci disse che non c’erano problemi e così andammo alla ricerca “dell’isola che non c’è” !! Chiara portò su gli zaini mentre Francesca chiese disponibilità per una doppia ma niente da fare. Tra i vari deplian c’era una guida su quella catena di alberghi, era un punto di partenza !!!! per fortuna solamente al quinto tentativo a mezzanotte e un quarto trovammo una camera a sei fermate di metro: vai un letto che aspetta solo noi!!! Corremmo per arrivare in tempo all’ultima corsa che riuscimmo a prendere con un gran fiatone!!!! Dopo un’oretta arrivammo alla nostra sognata e amata stanza stanche morte con il pensiero che non più tardi delle sei ci saremmo dovute alzare. L’unico desiderio era dormire, dormire, dormire….. Prendemmo così possesso della camera, via le scarpe (tortura finita ;p) e via con una rinfrescata per essere pronte a fare la “nanna” :o) Dirette verso i nostri sempre ben “amati” bagagli per prendere l’occorrente e ops! ci accorgemmo che mancava la borsa termica con il cibo! no….. il pranzo e la cena del giorno dopo spariti!! Facemmo mente locale e l’opzione furono due :

1. lasciata tra una fermata e l’altra di metro

2. lasciata nella hall o nella camera di Raffaella e Beba

Per la prima opzione non avremmo potuto fare nulla, mentre per la seconda sì. Chiamammo così l’albergo che gentilmente con la scusa “attenda ora controlliamo” ci lasciarono in attesa per almeno cinque minuti; mettemmo giù e telefonammo a Raffaella (ci sentivamo veramente in colpa perché questo sì che era un orario da togliere il saluto!!!); il cellulare era acceso, ci rispose e le dicemmo se per caso non avessimo lasciato da lei la borsa termica o altrimenti se la mattina dopo potesse chiedere alla reception se l’avessero trovata!! La ringranziammo e la lasciammo dormire. Spente le luci, uno sguardo alla sveglia (2:20 AIUTO!!), inserito l’allarme ( 5:30 sempre più AIUTO!!) andammo a dormire finalmente.

29 giugno 2002

5:30 : l’allarme del cellulare entrò prontamente in funzione, l’addetto alla reception ci telefonò alle 5:45 come d’accordo (prevenire è sempre meglio che curare!!) e via di corsa a lavarci e a sistemare i bagagli. Tutte “belle fresche e pimpanti” uscimmo dall’albergo alle 6:20!!! Arrivammo al village Bercy alle 6:50 e trovammo alla porta d’ingresso del Club Med Lucia, Linda (fan olandese con i capelli rossi nella foto di gruppo con Chiara) che erano arrivate alle 5:00 e Karina (fan francese) che era arrivata invece alle 6:00!!! Chiara andò all’albergo per “recuperare” Raffaella e se eravamo fortunate anche la borsa!!! Penserete: “oddio!! che ossessione con questa borsa!”. Per noi era importante poiché partendo senza che i nostri genitori (anzi nessun parente vicino o lontano) sapessero niente, i fondi erano limitatissimi ed dovevamo in aggiunta trovare una spiegazione sensata per la scomparsa della borsa!!!!! Intanto Francesca si stava congelando e l’unico motivo per non desistere era che alle 17.00 avrebbe visto James!!! Verso le 8:00 arrivarono altre 2 fans francesi di cui una ebbe la brillante idea di distribuire dei numeri (scritti sui postic) affinchè tutti rispettarssero l’ordine di arrivo : era proprio il caso di dire “chi prima arriva, meglio alloggia!!”. Poco dopo arrivarono Chiara e Raffaella, la quale prese il numero anche per Beba, la quale colse l’occasione per fare la turista, essendo questo il suo primo viaggio a Parigi. Man mano che il tempo passava, la gente aumentava così che dovemmo spostarci nello spazio antecedente l’entrata accanto all’ingresso/uscita della metropolitana. Per fortuna trascorremmo l’attesa tra chiacchiere e conoscenza di nuove fans; alle 13 si aggiunse al nostro gruppo Tamara (fans torinese) ed una sua amica : il gruppo italiano era il più numeroso tra quelli stranieri !!! La cosa più bella fu la vasta gamma di persone : dalle ragazzine/i fino alle mamme!! Questa è la prova che Buffy the vampire slayer non è solo un telefilm per adolescenti ma per tutti e James poi con il suo modo d’essere (per lo meno da ciò che appare attraverso la televisione, i giornali e dal vivo con i fans) amplia di molto lo spettro di gradimento!!! Scattammo delle foto fra di noi, facemmo incetta di riviste. Intorno alle 15:00 ci fu per tutte noi una grande sorpresa : il tastierista e chitarrista del gruppo, Steve Sellers, si fermò, mentre si recava al Club Med, da noi fans per scambiare due chiacchiere e per fare foto ed autografi!! E’ stato dolcissimo e gentilissimo!!! Verso le 16:00 tutti ai nostri posti, l’ora X si stava avvicinando per cui dovevamo rimanere all’interno delle transenne : fortunatamente i buttafuori e gli organizzatori furono così gentili, al contrario dei commessi del negozio Album, da accettare il nostro metodo per fare rispettare la fila visto che ci fu qualcuno che provò ad infiltrarsi!! Arrivò il momento cruciale: alle 17:15 ci fecero segno di entrare a gruppi di dieci. Il tutto si svolse in maniera frenetica soprattutto perché tra l’entrata ed il palco uno doveva fermarsi a prendere il gadget (consisteva in una foto, autografata per le prime cento persone, in un comic di btvs ed in un pacchetto di card di ats) tenendo un occhio alla pista ed uno alle spalle per non farsi passare avanti ;p !!!! Riuscimmo, essendo la quarta e la quinta nell’ordine di arrivo, a stare al centro della prima fila proprio sotto a James J separate, ahi noi, dalla sicurezza e dai fotografi L L !!! La cosa bella fu che noi fans italiane eravamo tutte vicine : Lucia alle nostra destra, Raffaella e Beba alle nostre spalle e Tamara con l’amica dietro a Beba spostata più a destra!!! Appena tutti i fans entrarono, iniziò il concerto!! James entrò sorridente e scattante, iniziando subito a suonare tanta era la sua voglia di esibirsi e farsi conoscere non solo sotto le vesti di attore !!! Le canzoni si susseguirono una dietro l’altra in un crescendo di ritmi ed applausi, trasmettendo emozioni forti e mutevoli. Sembrarono trascorsi pochi minuti ed invece eravamo già a metà concerto : una pausa utile per noi fans per riprenderci!!!!!!!!! James dal vivo era qualcosa di fenomenale : gli sguardi, gli ammiccamenti e la gestualità delle mani e del corpo furono da mozzare il fiato (lo stesso atteggiamento lo trasmette nell’interpretare Spike, esaltandolo al meglio J J); vedere gli stessi sguardi che nel telefim rivolge a Buffy, fu “da paura !!!” Subito fra di noi ci confrontammo su ciò che avevamo provato e chiedemmo a Lucia come potesse apparire così “tranquilla” dopo gli sguardi, i baci e gli ammiccamenti che James le aveva lanciato!! Anche la pausa passò in fretta. Durante la seconda parte James ringraziò il pubblico francese per il calore trasmesso, al che Chiara orgogliosa di essere italiana urlò: “Italy! Italy!” per sottolineare che non c’erano solo francesi tra il pubblico. James sentì la sua voce ma non capì le parole; cortesemente si inginocchiò per avvicinarsi maggiormente a lei e le chiese di ripetere. Chiara tutta emozionata e completamente nel pallone riuscì miracolosasmente a dire: “I come from Rome only for you!”. A queste parole James, visibilmente compiaciuto, si allungò per stringere le mani di Chiara (allungata a dismisura e sporta per colmare la distanza!!) accarezzandole una guancia. I security boys accorsero per dividerli ma Chiara riuscì a baciare le mani di James, mentre Francesca provò a scattare una foto senza riuscirci (la nostra automatica sotto a un metro di distanza non scatta L L) e così perse l’attimo per stringere anche lei le mani di James. Purtroppo neanche Raffaella immortalò il momento perché aveva finito il rullino : che sfortuna L L L!!! Il concerto riprese ma dopo un paio di canzoni finì L. Inultimente attendemmo il bis urlando a squarcia gola il nome di James, riuscendo a ottenere solamente l’uscita dell’organizzatore che si scusò per il mancato bis e per annunciarci lo slittamento di una settimana della vendita dei cd a causa di problemi alla dogana L. Uscite aspettammo davanti all’ingresso del Club Med di vedere James ed il suo gruppo; ciò non accadde e per tirarci su rivedemmo le riprese del giorno precedente che Chiara riuscì a fare. Ormai eravamo arrivate alla fine della nostra avventura mancavano solo poche ore al treno di ritorno, così andammo in camera di Raffaella e Beba per vedere meglio i gadget del concerto e guardare di nuovo il filmato insieme a Tamara e la sua amica che ancora non lo avevano visto!!!! Fatti gli ultimi commenti, scambiati gli indirizzi e salutateci, lasciammo loro che si accingevano a prepararsi per la cena, poiché partivano il giorno dopo (beate!!!). Arrivammo in stazione e meste meste prendemmo posto in cucceta : ci attendeva nuovamente un lungo viaggio di ritorno. Dopo una notte arrivammo a Milano alle 8:45 e avendo il prossimo treno alle 13:10 decidemmo di andare a casa di una amica. Tirammo fuori le riviste acquistate e soprattutto il pezzo da novanta, le foto di James autografate di suo pugno (fortunatamente avevamo la dedica con due uniposca di colore diverso !!! essendo gemelle abbiamo un po’ la fobia dell’avere tutto uguale ;p !!). Ci colse un’amara sorpresa : mancava il gadget di Chiara (nooooo!! la foto autografata ç___ç snif snif … …). Ripercorremmo attimo per attimo tutto ciò che accadde finito il concerto poiché quando prendemmo i gadget all’entrata, li mettemmo subito in borsa senza neanche vederli. Alla fine concludemmo che l’unico posto dove li avevamo tirati fuori era in camera di Raffaella e Beba. Cercammo di contattarle subito ma erano già partite e i cellulari erano sempre irraggiungibili L riuscimmo a parlare con Raffaella solo in serata. Altra amara scoperta : nel fare i bagagli lei non l’aveva visto L ci confortò dicendoci che dovendo contattare l’albergo per sentire se fosse stato trovato il cavo della telecamera di Beba, avrebbe provato a chiedere anche del nostro gadget (ci premeva soprattutto della foto autografata!!). Dopo un’altra mezza giornata di viaggio giungemmo finalmente a Perugia stanche morte e sulla strada per casa ci fermammo subito a sviluppare i rullini in modo da averli il giorno dopo. Arrivate a casa, disfammo i bagagli per rivedere tutto ciò che avevamo acquistato per riprenderci dallo shock della perdita!! un’altra nota negativa oltre a quella relativa alla scomparsa della borsa termica. Non ci importava più come spiegare ciò ai nostri, eravamo così afflitte che tutto passava in secondo piano. Comunque avevamo i nostri ricordi, le foto, la ripresa e il gadget di Francesca.

Così si è conclusa la nostra esperienza a Parigi!! Speriamo che vi siate divertite e immedesimate nel nostro racconto senza avervi annoiato ;p !!!

Chiara e Francesca