I seguenti dialoghi sono direttamente tradotti dal transcript originale. La traduzione è a cura del sito “Drink My Soul”. 


1.08 I will remember you / Il ritorno di Buffy 



(Ufficio della Angel Investigations. Buffy è appena arrivata spiazzando Angel.) 

Angel: “Bene, umm, bene...Posso offrirti qualcosa?” 

Buffy: “Che ne dici di - una spiegazione? - Chi pensi di essere per venire nella mia città e seguirmi di nascosto?” [Buffy si riferisce al fatto che Angel è tornato a Sunnydale per salvarle la vita, ma senza farsi vedere da lei; episodio 4.08 di BtVS – Pangs, ndr] 

Angel: “Mi dispiace.” 

Buffy: “Cos’è questo? Un nuovo tormento che hai ideato appositamente per me?” 

Angel: “No, io non voglio tormentarti...” 

Buffy: “E allora cos’è? Tu puoi vedere me ma io non posso vedere te? A cosa stiamo giocando qui?” 

Angel: “Non stiamo giocando. Io non sto giocando affatto. Ci ho pensato molto prima di prendere questa decisione…” 

Buffy: “Che hai preso senza di me.” 

Angel: “Ho cercato di fare quello che credevo fosse giusto. E’ complicato come tutto questo sia accaduto, Buffy, lo sai? E’ una lunga storia.” 

Buffy: “Il tuo nuovo amico ha avuto una visione in cui c’ero anch’io e sei venuto a Sunnydale?” 

Angel: “OK, forse non era poi così lunga.” 

Buffy: “Tu non hai sentito che ero abbastanza importante da dirmi almeno che eri lì.” 

Angel: “Sto cercando di spiegarti. E’ proprio perché ho sentito che sei importante che non te l’ho detto.” 

Buffy: “Sono una donna adesso, Angel. Non sono più al liceo. Molte cose sono successe nella mia vita da quando te ne sei andato.” 

Angel: “Lo so. Rispetto tutto questo.” 

Buffy: “E non ho bisogno che tu ti nasconda, cercando di proteggermi.” 

Buffy: A meno che, certo, io non fossi in qualche enorme lotta contro la morte, come la scorsa notte. Sei stato tu ad aiutarmi, non è così?” 

Angel: “Ero nei paraggi, nascosto.” 

Angel: “Mi dispiace se ho fatto questo errore. Voglio dire, cos’altro avrei potuto fare?” 

Buffy: “Non lo so. - Io so solo che quando sei vicino a me, che io ti veda o no, - io ti sento - dentro - e questo mi fa stare male.” 

Angel: “Fa stare male anche me.” 

Buffy: “Allora atteniamoci al piano. Manteniamo le distanze fino a quando sarà passato molto tempo. Con un po’ di tempo dovremmo riuscire a...” 

Angel: “Dimenticare?” 

Buffy: “Sì. - Allora io vado - inizio a dimenticare.” 

*** 

Buffy: “Amico tuo?” 

Angel: “Mai visto prima d’ora.” 

Buffy: “E’ stato molto maleducato. Dovremmo ucciderlo.” 

Angel: “Io sono libero.” 

Buffy: “Un posto dove potermi cambiare?” 



(Più tardi. Fogne di Los Angeles.) 

Angel: “Si sta dirigendo verso l’oceano.” 

Buffy: “Ne sei sicuro?” 

Angel: “E’ ferito. Posso sentire il suo sangue.” 

Buffy: “Oh. Grande. – Utile abilità. Forse se il tuo formidabile staff non fosse scappato al primo segnale di guai, avrebbero potuto aiutarci con una parte delle ricerche. Trovare cos’è questa cosa e perché vuole ucciderci. ” 

Angel: “E’ solo un ratto. – Dunque puoi mettere giù quell’affare. [un paletto, ndr]. Non è un vampiro. Non so perché tu lo abbia portato lo stesso.” 

Buffy: “Perché so come usarlo. Inoltre è molto più comodo della tua ascia da combattimento.” 

Angel: “A meno che egli non lo spezzi in due e probabilmente con esso si porti dietro una parte della tua mano.” 

Buffy: “Senti, possiamo andare avanti con la caccia? Mi piacerebbe finirla con questa storia prima che faccia buio.” 

Angel: “Posso occuparmene da solo.” 

Buffy: “Tu mi hai tirato fuori dai guai la scorsa notte. Vorrei almeno pareggiare.” 

Angel: “Stiamo tenendo un punteggio ora.” 

Buffy: “Tu senti qualcosa? Perché io di sicuro puzza di fogna. Tunnel numero uno, arriviamo.” 

Buffy: “Angel? Tutto ok?” 

Angel: “Mi sento strano.” 

Buffy: “Lo so, anch’io. Voglio dire, sono venuta solo per vederti e dirti faccia a faccia che non volevo più vederti, e so che ora la logica non fila esattamente, ma...ci siamo ritrovati ad essere attaccati da una sorta di demone ninja mutante e poi siamo finiti sul pavimento uno sull’altro, e mi sento così confusa a starti vicino.” 

Angel: “No, volevo dire che mi sento strano per colpa del sangue del demone. E' molto potente.” 

Buffy: “Oh. OK. Facciamo un riavvolgimento rapido sul piccolo sfogo di Buffy e facciamo finta che non sia mai accaduto.” 

Angel: “No. Mi confonde. Ed io...Quando siamo lontani è più facile. Fa male. Ogni giorno. Ma ci convivo. Ed ora tu sei - tu sei proprio qui, ed io posso realmente raggiungerti e - è molto più che disorientante. E' insopportabile.” 

Buffy: “Ma noi dobbiamo sopportarlo, giusto? Voglio dire, cos’altro possiamo fare? Non funziona tra noi. Non può funzionare.” Angel: “No, io – io non posso darti una vita, o un futuro o qualsiasi altra cosa una ragazza normale desideri.” 

Buffy: “Non importa quanto entrambi sentiamo la mancanza l'uno dell'altra.” 

Angel: “O ciò che proviamo al momento.” 

Buffy: “Se lasciamo che qualcosa accada qui...ne vorremo ancora. E nulla è cambiato. Finiremmo solo per lasciarci di nuovo.” 

Angel: “E questo nel migliore dei casi.” 

Buffy: “Oh, diamine. Non vedevo davvero l’ora di avere un’altra conversazione strappalacrime in una fogna.” 

Angel: “Mi dispiace.” 

Buffy: “Lo sai, sto veramente per concludere qualcosa a casa. Sto proprio andando verso una vita piuttosto bella ora che...” Angel: “Io sono fuori dal quadretto. Per questo me ne sono andato. Voglio che tu abbia tutto questo.” 

Buffy: “Non possiamo semplicemente - trovare questa cosa e farla finita? E se fosse salito?” 

Angel: “Alla luce del giorno. Dove sa che non posso seguirlo.” 

Buffy: “Ma io posso.” 

Angel: “Uh. Io...non voglio che tu gli dia la caccia da sola.” 

Buffy: “Guarda, è meglio in tutti i sensi se ci separiamo. Posso farcela.” 

Angel: “C’è un posto sulla Seconda vicino alla spiaggia, il Lorne Bar. I demoni vanno lì qualche volta quando hanno bisogno di essere rattoppati.” 

Buffy: “Ricevuto.” 

Angel: “Sta' attenta.” 



(più tardi. Cucina di Angel.) 

Angel: “Ne vuoi un altro po’?” 

Buffy: “No, grazie.” 

Angel: “Sono veramente dispiaciuto per averti baciata in quel modo.” 

Buffy: “Lo sei?” 

Angel: “Beh, non per il bacio in se..” 

Buffy: “Bene. Voglio dire, perché per quanto riguarda i baci penso che quello sia stato ben al di sopra della media.” 

Angel: “E’ stato incredibile. Solo che io - Io - io penso che probabilmente ci cacceremmo nei guai se adesso affrettassimo le cose.” 

Angel: “Non che io non voglia - affrettarle. Credimi, lo voglio.” 

Buffy: “Giusto. Tu hai parlato con gli Oracoli e loro ti hanno detto che è una condizione definitiva. Ma come facciamo a sapere che loro hanno veramente parlato per le Alte Sfere? Voglio dire che potrebbero anche essere dei - bugiardi.” 

Angel: “Oppure ci potrebbe essere un altro cavillo.” 

Buffy: “Esatto. E dopo che noi due avremmo approfondito finirebbe di nuovo con ‘grr’.” 

Angel: “Sarebbe prudente aspettare un po’. Vedere se questa cosa della mortalità funziona.” 

Buffy: “Esatto. E anche se funziona, la cosa è ancora complicata.” 

Angel: “Tu sei ancora la cacciatrice. Ed io non sono sicuro di cosa sono adesso. Non so quale sia il mio scopo. Non posso ripiombare nella tua vita tornando a Sunnydale. Non sarebbe giusto per nessuno dei due. Per non parlare del fatto che tu hai appena iniziato il college. E tutto quello che riguarda la caccia. Voglio dire, se tu avessi anche me di cui preoccuparti, non riusciresti a concentrarti.” 

Buffy: “ Adesso tirerai fuori un mio grafico? Perché ho capito, non è necessario.” 

Angel: “Non sto dicendo che non ti voglio. Tu sai quanto quanto io.. Sto solo dicendo che sarebbe meglio aspettare di essere sicuri che questo sia giusto. Ho bisogno di avere la certezza che tu non soffrirai ancora.” 

(Buffy si alza.) 

Buffy: “Sai, è una cosa positiva che io non abbia fantasticato su di te che torni umano solo circa 10 fantastiliardi di volte, perché altrimenti oggi sarebbe stata una vera delusione. - Così quale sarebbe il piano maturo da seguire? Tu chiami me? Io chiamo te? Cosa?” 

(Anche Angel si alza in piedi e si avvicina a lei.) 

Angel: “Ci terremo in contatto - solo non..” 

Buffy: “Letteralmente. - Bello.” 

Buffy: “Ok, sarà meglio che..” 

Angel: “Giusto. Rimuoviamo la tentazione.” 

Buffy: “Così, noi ci - sentiamo presto.” 



(più tardi. Camera da letto di Angel.) 

Buffy: “Burro d’arachidi, preferibilmente croccante!” 

Angel: “L’ho preso.” 

Buffy: “Che squisitezza. Mmm, questo è un sogno. Sei umano solo da pochi minuti e ci sono già i biscotti al caramello con le scaglie di menta nel frigo.” 

Angel: “Dio, amo il cibo.” 

Buffy: “Mangiare è bello.” 

Angel: “Perché non mi hai mai detto nulla sul cioccolato e il burro d’arachidi?” 

Buffy: “Beh, pensavo che se le tue papille gustative da vampiro non potevano farteli assaporare davvero, allora saperlo ti avrebbe solo fatto soffrire, non è così? Tra parentesi, ho superato l’intera faccenda del procedere con prudenza. Hai presente quel tempo che hai appena speso in cucina? E’ stato abbastanza per stare separati.” 

Angel: “Troppo.” 

Angel: “Ok, la mia coordinazione mortale lascia un po’ a desiderare.” 

Buffy: “Sbagliato. E’ perfetta.” 



(più tardi) 

Buffy: “E’ un bel rumore. Thump-thump. Thump-thump.” 

Angel: “E’ assolutamente meraviglioso.” 

Buffy: “Sono così felice di aver lasciato la logica fuori da tutto questo. Lo faremo funzionare, vero?” 

Angel: “Certamente.” 

Buffy: “Oh, sono così stanca, - ma vorrei ancora…” 

Angel: “Cosa? Non può essere possibile… Non che io non voglia…” 

Buffy: “No, no. Sono stanca. Piacevolmente stanca. E tu?” 

(Angel fa un sorriso malizioso.) 

Angel: “Per adesso.” 

Buffy: “No, io - voglio rimanere sveglia - così che questo giorno possa portarci altre cose.” 

(Angel la bacia in fronte.) 

Angel: “Dormi. Noi vivremo un altro giorno come questo domani.” 

Buffy: “Angel? Questa è la prima volta in cui mi sento veramente così.” 

Angel: “Così come?” 

Buffy: “Esattamente come avrei sempre voluto. Come una ragazza normale, che si addormenta fra le braccia del suo ragazzo normale. E’ perfetto.” 



(più tardi) 

Buffy: “Immagino che quell’espressione non sia dovuta al fatto che hanno finito gli OJ freschi al negozio di gastronomia. Cos’è successo?” 

Angel: “Non è successo niente. - Ho solo…” 

Buffy: “Dove sei stato?” 

Angel: “Sono andato dagli Oracoli. Ho chiesto loro di tornare ad essere come prima.” 

Buffy: “Cosa? - Perché?” 

Angel: “Perché ora più che mai so quanto ti amo.” 

(Buffy si allontana sconvolta. Angel la segue.) 

Buffy: “No. No, non l'hai fatto ...” 

Angel: “E se io fossi rimasto mortale uno di noi sarebbe finito morto, forse entrambi. Hai sentito cosa ha detto il demone Mohra.” 

Buffy: “Il demone è morto. Noi l’abbiamo ucciso.” 

Angel: “Ha detto che altri sarebbero arrivati.” 

Buffy: “Ne arrivano sempre. E sempre arriveranno. Ma questo è un problema mio adesso, non tuo, ricordi?” 

Angel: “No, io non voglio farmi da parte e lasciarti lottare, forse morire, da sola.” 

Buffy: “Allora lotteremo insieme.” 

Angel: “Hai visto cos’è successo la scorsa notte. Non sono altro che un peso per te. Tu corri un rischio per proteggere me, e questo non è un male solo per te, ma anche per le persone che noi dobbiamo aiutare.” 

Buffy: “E allora? Ti sei preso 24 ore per soppesare gli alti e bassi di essere un ragazzo normale e hai deciso che è più divertente essere un supereroe?” 

Angel: “Lo sai che non è questo. Come possiamo stare insieme se il prezzo è la tua vita, o le vite di altri?” 

(L’abbraccia.) 

Angel: “Lo so. Avrei dovuto parlartene, ma non ero sicuro che poi sarei riuscito a fare una cosa del genere se mi fossi svegliato con te un’altra mattina.” 

Buffy: “Ho capito. - Cosa succederà adesso?” 

Angel: “Gli oracoli ci restituiranno un giorno, portando indietro il tempo, così io potrò uccidere il demone Mohra prima che il suo sangue mi renda mortale.” 

Buffy: “Quando?” 

Angel: “Ancora un minuto.” 

(Buffy esplode in lacrime.) 

Buffy: “Un minuto? No. Non è abbastanza tempo!” 

Angel: “Noi non abbiamo una scelta. E’ fatta.” 

Buffy: “Come posso andare avanti con la mia vita sapendo quello che abbiamo avuto? Cosa avremmo potuto avere?” 

Angel: “Tu non ricorderai nulla. Nessuno saprà tranne me.” 

Buffy: “Tutto quello che abbiamo fatto...” 

Angel: “Non è mai successo.” 

Buffy: “E’ successo. E’ successo. Io lo so che è successo!” 

(Mette la sua mano sul cuore di lui.) 

Buffy: “Ho sentito i battiti del tuo cuore.” 

Angel: “Buffy..” 

(Si guardano profondamente negli occhi, poi Buffy getta le braccia al collo di Angel e i due si baciano con disperazione. La ragazza guarda l’orologio. Il minuto è quasi passato.) 

Buffy: “No! Oh, Dio. Non è abbastanza tempo!” 

Angel: “Shh, per favore. Per favore.” 

(Si abbracciano stretti piangendo.) 

Angel: “Per favore, per favore.” 

Buffy: “No. Non lo dimenticherò mai! Non dimenticherò mai. Non dimenticherò mai. Non dimenticherò mai.” 

(Un flash bianco li riporta all’ufficio di Angel il giorno precedente. Angel è appoggiato alla sua scrivania e si guarda intorno. Buffy è di fronte alla porta.) 

Buffy: “Allora atteniamoci al piano. Manteniamo le distanze fino a quando sarà passato molto tempo. Con un po’ di tempo dovremmo riuscire a...” 

Angel: “Dimenticare.” 

Buffy: “Sì. - Allora - io vado - inizio a dimenticare.” 

(Il demone Mohra irrompe dalla finestra dietro ad Angel con un urlo. Angel si gira, afferra l’orologio dalla sua scrivania e freddamente frantuma la pietra del Mohra con quello. Il demone scompare in un fascio di luce. Buffy è un po’ stordita dal gesto di Angel.) 

Buffy: “E’ incredibile. - Come facevi a sapere come ucciderlo?” 

Angel: “E’ un demone Mohra. Io - io ho avuto molto tempo per leggere in questo periodo.” 

Buffy: “Sì. Ok. - Allora direi che abbiamo finito, giusto?” 

Angel: “Direi di sì.” 

Buffy: “E questo è tutto quello che c’era davvero da dire.” 

(Angel respira profondamente e guarda a terra verso l’orologio distrutto. Quando si gira, Buffy sta già lasciando l’ufficio.) 

Angel: “Sì. E' tutto.” 

 

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